Ospedale in disarmo? Il sindaco incontra l’Asl
L'assessore Broda: "Nonostante nel piano sanitario regionale il San Giacomo sia stato definito ospedale cardine, cioè di rilevanza, pare che la politica adottata fino a oggi dalla Regione e dallAsl sia di forte penalizzazione"
L'assessore Broda: "Nonostante nel piano sanitario regionale il San Giacomo sia stato definito ospedale cardine, cioè di rilevanza, pare che la politica adottata fino a oggi dalla Regione e dall?Asl sia di forte penalizzazione"
“Siamo assai preoccupati – sottolineano Robbiano e Broda – Nonostante nel piano sanitario regionale il San Giacomo sia stato definito ospedale cardine, cioè di rilevanza, pare che la politica adottata fino a oggi dalla Regione e dall’Asl sia di forte penalizzazione”. Proprio recentemente durante un incontro con l’assessore regionale e la dirigenza con i sindacati “è stato dichiarato – continua Broda – che è in atto l’accorpamento fra chirurgia, ortopedia e day surgery. Questo significa avere una diminuzione di ben 19 posti letto complessivamente”.
L’assessore Broda ha ottenuto dall’Asl la documentazione relativa all’attività del San Giacomo valutata secondo determinati parametri dalla Regione ma “i numeri oggi ci dicono poco o nulla – prosegue Broda – perché non abbiamo chiara la situazione complessiva”. Durante la commissione consiliare sanità i consiglieri comunali, in accordo con sindaco e assessore, hanno deciso di convocare entro la prima metà di dicembre, un consiglio comunale aperto “durante il quale – sottolinea Gianni Piazzale (Pdl) – ci devono fornire risposte concrete. Non possiamo continuare a ‘navigare a vista’ senza avere nulla in mano. Qui non si tratta di fare campanilismi fra noi e Tortona, la salute dei cittadini è di primaria importanza per tutti, quindi noi dobbiamo, attraverso il consiglio comunale aperto, avere tutte le informazioni relative al futuro della sanità a Novi e in provincia. Non si deve più attendere”.
Oltre a non conoscere quale è il piano relativo al futuro dell’ospedale San Giacomo, l’assessore Broda ha anche evidenziato che poco o nulla si sa su quello che accadrà al distretto sanitario: “di territorio non parla nessuno ma è fondamentale capire anche questo passaggio”. In città, comunque, la preoccupazione sia fra gli operatori sanitari sia fra i pazienti è davvero molta: “si avverte in maniera tangibile – dice Bruno Motta, capogruppo Pd in consiglio comunale – sia all’interno del nosocomio sia all’esterno. Sono assolutamente d’accordo nel convocare un consiglio comunale aperto per dare un segnale forte alla città ma soprattutto alla Regione che deve intervenire dando risposte chiare”.