Evasione fiscale, ancora nei guai l’imprenditore Cavanna
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
28 Novembre 2012
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Evasione fiscale, ancora nei guai l’imprenditore Cavanna

Ancora nei guai l'imprenditore di Vignole Sergio Cavanna, il quale deve rispondere davanti al giudice unico del Tribunale di Novi di evasione fiscale insieme ad altri tre imputati. Cavanna era salito alla ribalta delle cronache per le condanne subite nei procedimenti penali che avevano coinvolto il parlamentare Maurizio Grassano.

Ancora nei guai l'imprenditore di Vignole Sergio Cavanna, il quale deve rispondere davanti al giudice unico del Tribunale di Novi di evasione fiscale insieme ad altri tre imputati. Cavanna era salito alla ribalta delle cronache per le condanne subite nei procedimenti penali che avevano coinvolto il parlamentare Maurizio Grassano.

NOVI LIGURE – Ancora nei guai l’imprenditore Sergio Cavanna, sessantanovenne residente a Vignole Borbera, salito alla ribalta delle cronache per il coinvolgimento e le condanne subite nei procedimenti penali che hanno visto coinvolto il parlamentare Maurizio Grassano.

Cavanne deve rispondere davanti al giudice unico del tribunale di Novi di evasione fiscale insieme ad altri tre imputati: Giorgio Domenico Barile, settantaduenne di Tassarolo, legale rappresentante della società Edilizia Completa; Cristiano Rizzato, cinquantatré anni di Conselle (Pd), titolare della Edilmeccanica; e Andrea Ferrando, cinquantunenne di Campomorone (Ge).

Secondo l’accusa, tra i quattro e le due ditte sarebbe stato creato un giro di false fatturazioni per operazioni ovviamente fittizie allo scopo evadere imposte sul reddito e l’Iva. Dalle indagini è emerso che Cavanna era amministratore di fatto della Edilizia Completa. Gli imputati sono difesi di Alberto Genovese, Massimo Grattarola, Silvia Gandini, Valeria Domenica Giordano, Alberto Raiteri e Roberto Cavallone.

In un altro procedimento penale Cavanna deve rispondere dell’accusa di calunnia: dopo aver denunciato, nel 2008, lo smarrimento di un assegno da seimila euro intestato a Cinzia Cusumano, l’uomo ha accusato la donna e altre persone di appropriazione indebita. Da qui la denuncia per calunnia nei confronti di Cavanna e di Piercarlo Montagna, giudicato separatamente. L’imprenditore è difeso sempre da Genovese, affiancato da Patrizia Gugliermero.

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