Gavi e Terzo Valico, gli espropriati smentiscono il sindaco
Nicoletta Albano in consiglio comunale: "Abbiamo fornito tutte le informazioni necessarie agli espropriati ma la loro è una questione privata". La replica: "Il Comune non lo abbiamo mai visto. In municipio ci hanno detto che degli espropri loro non se ne occupano".
Nicoletta Albano in consiglio comunale: "Abbiamo fornito tutte le informazioni necessarie agli espropriati ma la loro è una questione privata". La replica: "Il Comune non lo abbiamo mai visto. In municipio ci hanno detto che degli espropri loro non se ne occupano".
Il consigliere Livio Destro ha affermato: “Vogliamo capire cosa fa il Comune per tutelare i cittadini rispetto a espropri, traffico pesante, amianto e rischio per le fonti. Se ne può parlare in Consiglio? Non abbiamo ricevuto risposte alle richieste presentate a marzo e a settembre”. Il sindaco Nicoletta Albano ha replicato: “La segretaria comunale vi risponderà ma non ricordo che c’è obbligo di legge di portare in discussione una richiesta fatta da due consiglieri. Gavi attende alcune opere compensative con il Tav e non è interessata dal tracciato, quindi non è coinvolto. Non riteniamo di dover incontrare dei comitati, preferiamo dialogare con le istituzioni, come la prefettura. Abbiamo fornito tutte le informazioni necessarie agli espropriati ma la loro è una questione privata. Sull’amianto ci atteniamo alla delibera del Cipe”.
Nessun problema, quindi per il primo cittadino: a Gavi, in sostanza non succederà nulla con l’avvio dei lavori. In realtà, la scorsa estate con gli espropri veros Serravalle e Carrosio qualcosa è successo: le immissioni in possesso da parte di Cociv sono state impedite dai proprietari e dai cittadini contrari al Terzo Valico. Ora gli espropriati smentiscono la versione del sindaco: “Il Comune non lo abbiamo mai visto. In municipio ci hanno detto che degli espropri loro non se ne occupano. Non è stato neppure concordato un incontro con Cociv come in altri paesi. Sarà perché il sindaco è dipendente di Italferr, società che emana i decreti di esproprio?”.
Cociv dice: “Abbiamo incontrato gli amministratori di Gavi il 22 agosto in Prefettura. Hanno confermato di aver informato gli espropriati e che non erano necessarie altre comunicazioni. Si è ritenuto invece opportuno procedere a incontri informativi su amianto e impatto sulle falde idriche”. Gli unici incontri finora sono stati organizzati dal Comitato No Terzo Valico della Val Lemme.
Intanto, sempre sugli espropri, il Cociv definisce “latitante” il Comune di Arquata. Un’accusa pesante, motivata, spiegano dal consorzio, dal fatto che “l’amministrazione arquatese è la sola a non aver, ancora oggi, organizzato l’incontro previsto e richiesto dal Prefetto”, dimenticando che neppure Gavi lo ha fatto.“In realtà – spiega il sindaco Paolo Spineto – in Prefettura non erano stati concordati incontri tra Cociv e i singoli espropriati, come invece hanno fatto altri Comuni. A settembre abbiamo incontrato gli espropriati mettendo a loro disposizione la documentazione che Cociv ci ha fornito sulle singole proprietà da espropriare. Li abbiamo inoltre informati che il consorzio li avrebbe contattati per arrivare a un accordo bonario tramite un’offerta economica migliore per evitare l’esproprio. Sappiamo – dice ancora il primo cittadino – che Cociv si è recato almeno da alcune di queste persone”.