Grillo, Gallo e le ‘Parlamentarie’: segreti e diktat
L'unico candidato novese alla consultazioni indette via web dal comico genovese si è piazzato nono. Dietro di lui due tortonesi.
L'unico candidato novese alla consultazioni indette via web dal comico genovese si è piazzato nono. Dietro di lui due tortonesi.
NOVI LIGURE – Si sono concluse giovedì scorso le “parlamentarie” via web del Movimento 5 Stelle, lasciandosi dietro un retrogusto amaro di segreti, limiti e diktat firmati dal condottiero Beppe Grillo. L’unico candidato novese, Fabrizio Gallo, si è piazzato al nono posto in quanto a preferenze.
Diversi però i problemi che, a conti fatti, si sono palesati in queste votazioni. Molti le decisioni rivelatesi limitanti, in primo luogo riguardo a chi potesse votare. Tale possibilità, infatti, è stata concessa solo a chi risultasse già iscritto al M5S alla data del 30 settembre scorso, quando nessuno ancora aveva parlato della possibilità di un voto a mo’ di primarie. Paletto che ha chiuso a molti la possibilità di esprimere la propria preferenza.
Inoltre, prima del giorno stesso delle votazioni, anche per chi aveva le carte in regola per votare, era impossibile conoscere i nomi dei candidati in lista. A lasciare in preda ai dubbi elettori e no, anche il tempo limitato in cui i seggi on line rimanevano aperti e l’uso di internet come unico mezzo per svolgere le votazioni. Era infatti possibile partecipare alle votazioni da lunedì 3 a giovedì 6 dicembre, in alcuni giorni dalle 10 alle 17, in altri dalle 10 alle 21. Ma, contando che a internet è possibile accedere 24 ore su 24, qual è stato il senso di porre degli orari, oltre tutto così stretti? Inoltre, per quanto la scelta del web come mezzo di consultazione sia stata un’innovazione non da poco, effettuare le votazioni esclusivamente on line non è una condizione solo in apparenza democratica, ma che nella pratica taglia fuori diverse fasce di votanti?
Tralasciando ora le questioni organizzative, molti sono rimasti perplessi davanti alle esclusioni di candidati che possedevano tutti i requisiti per essere eletti. Sono stati diversi a essere tagliati fuori dalle liste senza una chiara motivazioni, senza comunicazione e, soprattutto, senza possibilità di fare ricorso. Semplicemente la mattina delle votazioni, non hanno visto comparire il proprio nome nelle liste dei candidati.
La chiusura dei seggi non ha messo fine alle titubanze: avrebbero partecipato alla consultazione 32 mila votanti, ma non è possibile conoscere i voti ottenuti dai singoli candidati. Ad essere reso pubblico è stato solo l’elenco di questi nell’ordine di preferenza uscito dalle votazioni. Segretezza e veti, a cui è andata ad aggiungersi un’ulteriore imposizione: tutti i candidati hanno dovuto firmare una delega in virtù della quale se eletti al parlamento incapperebbero nell’obbligo di rinunciare a una percentuale di stipendio da parlamentare per devolverlo al Movimento. Insomma, alle tasche degli italiani gli onorevoli a cinque stelle non costeranno di meno rispetto agli altri. A cambiare sarà solo la destinazione dei soldi.
Scorrendo le liste dell’ordine di preferenza dei candidati, a emergere sono personaggi più o meno giovani, professori, liberi professionisti, impiegati o commercianti. Come si diceva, Novi Ligure non ha mancato di dare il proprio contributo alla circoscrizione piemontese; in questa, al nono posto, troviamo il nome di Fabrizio Gallo, impiegato novese di 47 anni. Da Tortona vengono invece Davide Colonna, di 34 anni, arrivato venticinquesimo in ordine di preferenza e Giorgio Magni, insegnante di 49 anni, arrivato al ventinovesimo posto.