Marubbi: ‘Primarie Pd, ecco perché mi candido’
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Marzia Persi - m.persi@ilnovese.info  
20 Dicembre 2012
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Marubbi: ‘Primarie Pd, ecco perché mi candido’

Si avvicina una nuova scadenza per il Pd, che dovrà affrontare la sfida delle "parlamentarie". In Piemonte, tra i primi a proporre la propria candidatura, c'è il novese Germano Marubbi, 37 anni, assessore al bilancio del Comune.

Si avvicina una nuova scadenza per il Pd, che dovrà affrontare la sfida delle "parlamentarie". In Piemonte, tra i primi a proporre la propria candidatura, c'è il novese Germano Marubbi, 37 anni, assessore al bilancio del Comune.

NOVI LIGURE – Nel Partito Democratico si stanno “scaldando” i motori per le primarie della prossima settimana quando gli iscritti del partito andranno a scegliere chi li rappresenterà in Parlamento. Fra i primi a dare la propria disponibilità è stato Germano Marubbi (nella foto), 37 anni, assessore al bilancio del Comune di Novi che svolge attività politica dal 1994.
 
È stato fra i primi in Piemonte a candidarsi alle primarie per il Parlamento, da cosa nasce questa scelta?
“Intanto, in queste ore sto raccogliendo le firme tra gli iscritti al Pd per potermi candidare. Spero di farcela, ma non ne ho ancora la certezza. Ho partecipato con entusiasmo alla campagna delle primarie per la scelta del candidato premier e da tempo ho posto, anche a Novi, la questione del rinnovamento e di un nuovo modo di fare politica. Le primarie per la scelta dei parlamentari – specie con questa legge elettorale – sono un momento fondamentale del processo di cambiamento che vogliamo realizzare. Quindi, è giusto che chi, su questi temi si è battuto a fondo, si assuma oggi le proprie responsabilità e si metta in gioco”.

Lei, sostenitore di Matteo Renzi fin dalla “prima ora”, teme che questa posizione oggi possa penalizzarla?


“Abbiamo condotto una campagna elettorale molto intensa e a tratti aspra. Una campagna che ha rafforzato, non indebolito il Pd e la sua forza elettorale. Si è trattato di una battaglia delle idee, rispetto alla quale oggi la sfida è quella di saper coinvolgere e tenere insieme tutte le proposte che hanno interessato, convinto, coinvolto tanti cittadini. Poi c’è stata una battaglia sulle persone, che ha avuto un esito chiaro. Oggi abbiamo un candidato premier che si chiama Pier Luigi Bersani: dobbiamo vincere le elezioni con lui e governare bene l’Italia. Oggi, invece, dobbiamo scegliere le persone più adatte per rappresentare questa proposta di Governo nelle elezioni e nel prossimo Parlamento”.

Fra i temi scottatiti sul tavolo locale e nazionale vi è il futuro dell’Ilva, quale oggi la priorità?

“La priorità è sbloccare la situazione e scongiurare la fermata degli impianti. Su questo punto, il Governo ha fatto una scelta chiara ma – senza polemizzare con la magistratura – mi pare sia in corso un dibattito un po’ cavilloso. Più in generale, è importante che il problema di Taranto sia stato finalmente preso in mano dalla politica. La questione non è mettere il diritto al lavoro contro quello alla salute. La vera questione è che, a Taranto, deve essere realizzato un gigantesco lavoro di bonifica, che richiede risorse. Ma un’impresa deve produrre – in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente – per poter adempiere agli obblighi di bonifica che giustamente lo Stato le impone. L’idea che la tragedia di Taranto si risolva chiudendo lo stabilimento è illusoria”.

La sua posizione sul Terzo Valico?

“Io credo che completare la dotazione di infrastrutture ferroviarie sia un elemento fondamentale delle politiche per la ripresa dell’economia. Temo che il problema dei prossimi anni sarà soprattutto quello delle risorse necessarie per realizzare e mantenere queste opere e tutti gli interventi compensativi che sono fondamentali per i territori interessati. La città di Novi ha tenuto sempre un atteggiamento molto serio e costruttivo sul Terzo Valico, riuscendo col contributo dei parlamentari della zona a ottenere impegni importanti per opere compensative. Io credo che si debba proseguire su questa strada, guardando in primo luogo alla mitigazione ambientale e alle ricadute produttive e occupazionali”.

 
L’intervista completa è sul Novese in edicola a partire da oggi, giovedì 20 dicembre.

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