La lite tra le tv fa impazzire i telespettatori
Assegnata a una emittente locale la stessa frequenza usata dalla Rai per trasmettere nelle province di Alessandria e Pavia. Per quattro giorni gli utenti costretti a risintonizzare il decoder per "acchiappare" i canali
Assegnata a una emittente locale la stessa frequenza usata dalla Rai per trasmettere nelle province di Alessandria e Pavia. Per quattro giorni gli utenti costretti a risintonizzare il decoder per "acchiappare" i canali
Da subito ci sono stati grossi problemi, tanto che l’editore di Telecupole – Pietro Maria Toselli – ha fatto leggere un comunicato stampa durante il proprio telegiornale, con il quale ha annunciato di voler denunciare il grave disservizio che il ministero dell’Economia ha provocato all’emittente assegnandole un canale in conflitto con la Rai.
La Rai, a sua volta, durante i telegiornali regionali di Piemonte e Lombardia, ha duramente replicato spiegando che “in numerose aree della regione il segnale Rai è disturbato da una televisione locale. La Rai ha chiesto alle autorità competenti di intervenire prontamente per ristabilire la legalità”.
Questo conflitto tra Telecupole e Rai ha costretto i telespettatori di alcune aree del novese a risintonizzare più volte i propri decoder per ristabilire la corretta ricezione dei programmi. Nel pomeriggio di ieri, finalmente, la soluzione: è stato spento il canale 23 del Monte Giarolo, da cui trasmetteva Telecupole, lasciando campo – o meglio: etere – libero al segnale Rai del Monte Penice. A riferirlo Alessandria Digitale, l’osservatorio tv di Alessandria.
Anche se il problema, dal punto di vista tecnico, è stato risolto, se ne potrebbe però aprire uno giudiziario per la frequenza contesa dalle due emittenti. Con il ministero sul banco degli imputati, se davvero fosse vero quanto affermato da Toselli.