Alle Province i servizi ferroviari della Asti – Casale Monferrato – Mortara
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Redazione Il Piccolo  
2 Gennaio 2013
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Alle Province i servizi ferroviari della Asti – Casale Monferrato – Mortara

Lo ha deciso la Regione su proposta dell'assessore Bonino. Il provvedimento riguarda anche l'Alessandria - Ovada e l'Alessandria - Castagnole e Novi - Tortona

Lo ha deciso la Regione su proposta dell'assessore Bonino. Il provvedimento riguarda anche l'Alessandria - Ovada e l'Alessandria - Castagnole e Novi - Tortona

CASALE MONFERRATO – E’ passata quasi in sordina ma è un ulteriore tassello del depotenziamento della rete ferroviaria piemontese cosiddetta “minore”. Nell’ultima seduta della giunta regionale del 2012, l’esecutivo guidato da Roberto Cota, ha approvato, su proposta dell’assessore ai trasporti Barbara Bonino l’attribuzione alle Province dei servizi ferroviari riguardanti le linee dove già da giugno (per alcune tratte sarebbe il caso di dire da tempo) non corrono più i treni, ovvero Savigliano – Saluzzo – Cuneo, Monvdovì – Cuneo, Ceva – Ormea, Asti – Castagnole – Alba, Santhià – Arona, Asti – Chivasso- Oltre a queste ci sono anche quattro linee che interessano la Provincia di Alessandria ovvero Asti -Casale Monferrato – Mortara, Alessandria – Castagnole, Alessandria – Ovada e Novi – Tortona. Emblematico il caso della prima dove da alcuni anni i treni non corrono più per via del crollo di una galleria ad Ozzano Monferrato. E il tentativo del sindaco di Ponzano Monferrato, Paolo Lavagno, non ha avuto alcun tentativo, nonostante l’impegno e la trasmissione, nel 2011, del’ordine del giorno in cui si chiedeva ai diversi comuni di pronunciarsi sulla riapertura della tratta. Per quanto riguarda il tratto Casale – Mortara, Trenord (la società con capitali delle Ferrovie Nord e di Trenitalia) ha recentemente detto al sindaco di Casale Giorgio Demezzi ed all’assessore Giampiero Farotto che potrebbe riattivare le corse solo in caso di eventi che possano assicurare una utenza tale da giustificarli (ad esempio la Festa del Vino) ma non corse regolari. Addio, dunque, alle corse in treni, sostituite da quelle dei bus.
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