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2012, un anno di cronaca e notizie
Ultima parte del 2012 raccontata attraverso i fatti di cronaca accaduti sul territorio novese. In primo piano la mobilitazione No Tav e ancora una morta prematura, quella del piccolo daniel. E poi la rapina alla banca di Gavi e l'incendio a Novi, in via Abba
Ultima parte del 2012 raccontata attraverso i fatti di cronaca accaduti sul territorio novese. In primo piano la mobilitazione No Tav e ancora una morta prematura, quella del piccolo daniel. E poi la rapina alla banca di Gavi e l'incendio a Novi, in via Abba
Purtroppo, ottobre non è rimasto nel cuore dei novesi solo per la festosa manifestazione No Tav, ma per il cordoglio e la commozione causata dalla morte prematura del piccolo Daniel, il neonato sopravvissuto solo un’ora dopo il parto. Causa difficoltà cardiache e respiratorie, poco dopo esser venuto alla luce, il neonato ha chiuso gli occhi per sempre, lasciando i genitori nel più nero dolore. Nessuna recriminazione fu mossa dai genitori contro il personale dell’ospedale, come confermarono dalle parole del padre: “I medici e il personale si sono comportati tutti in maniera ottima, hanno fatto il possibile per salvare Daniel, quando io stesso mi sono reso conto che non c’era più nulla da fare”.
“Ma perché non andate a lavorare?”. Una frase come tante, ma che nessuno si aspetterebbe detta da un ostaggio al rapinatore che lo tiene in scacco; questo è quello che è accaduto a ottobre a Gavi, dove tre rapinatori intenti a svaligiare la banca Carige, presero in ostaggio quattro persone. A concludere la vicenda un finale da film, che ripercorriamo attraverso le parole di uno degli ostaggi: “I tre sono usciti dall’istituto di credito con tre borsoni pieni di soldi. Noi siamo stati chiusi in una stanza, ma in poco tempo uno di noi è riuscito a liberarsi e ha tagliato le fascette a tutti gli altri. Ormai però, dei ladri non vi era più traccia”.
È una storia strana, che poteva rivelarsi potenzialmente pericolosa, quella che i lettori hanno potuto leggere sul giornale il primo novembre. Protagonista: un 32enne novese con l’hobby di collezionare ordigni della seconda guerra mondiale… funzionanti. L’uomo in casa teneva ben tre proiettili da cannone dal potenziale esplosivo devastante, in grado di sventrare una casa, oltre a una bella scorta di armi e a duecento monete antiche. A risolvere il problema ci hanno pensato gli artificieri, chiamati dai carabinieri e prontamente accorsi da Torino, i quali hanno fatto brillare gli ordigni in una cava di Bettole di Pozzolo.
Novembre è stato anche il mese della coraggiosa protesta degli operai della Tre Colli, che per non perdere il posto di lavoro nella giornata del 21 sono saliti su un silos alto circa 30 metri. L’azienda di Carrosio aveva in quei giorni aperto la procedura di mobilità per 15 lavoratori del reparto manufatti, che rischiavano il licenziamento per la crisi del settore delle costruzioni. Saltando l’accordo con i sindacati, tre dipendenti (Danilo Parodi, Simone Liguori e Massimo Ferrando), pronti a tutto per difendere il loro lavoro, scelsero di stazionare in cima al silos, pronti a restare al freddo finché l’azienda non avesse trovato una soluzione. La protesta durò dieci ore, ma una settimana dopo non si aveva ancora una soluzione.
A chiudere l’anno novese è stato l’incendio di un abitazione in via Abba, nel cuore del centro storico della città. Una tragedia sfiorata, visto che una donna è stata salvata dai vigili del fuoco mentre stava per buttarsi dall’ultimo piano delle sua abitazione, pur di sfuggire alle fiamme. La donna, infatti, si trovava già con le gambe a penzoloni fuori dal cornicione, quando i pompieri l’anno tratta in salvo.