Internet e minori, un incontro con Don Padrini
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Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
11 Gennaio 2013
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Internet e minori, un incontro con Don Padrini

Domani sera, sabato, al Sacro Cuore si parlerà di internet e minori. Ad incontrare educatori e genitori sarà Don Paolo Padrini esperto di giovani e nuove tecnologie. Don Paolo è l'inventore dell'iBreviary e collaboratore del Vaticano in materia di nuove tecnologie

Domani sera, sabato, al Sacro Cuore si parlerà di internet e minori. Ad incontrare educatori e genitori sarà Don Paolo Padrini esperto di giovani e nuove tecnologie. Don Paolo è l'inventore dell'iBreviary e collaboratore del Vaticano in materia di nuove tecnologie

NOVI LIGURE – Internet formato famiglia. Si discuterà, grazie all’intervento di un esperto in materia, don Paolo Padrini (nella foto), di internet per ragazzi, sabato sera, alle 21.00, nel salone della parrocchia del Sacro Cuore, in via don Sturzo.

È giusto consentire ai bambini e giovanissimi di usare la rete? Se sì, esistono limiti? E i social network? Proverà a spiegarlo con parole semplici e concetti efficaci don Paolo, parroco di Stazzano e collaboratore del Papa sulle questione tecnologiche. A don Padrini si deve l’invenzione dell’iBreviary, il primo breviario digitale, e del profilo Twitter e Facebook di Benedetto XVI. Ma anche una semplice guida per genitori redatta per fornire, appunto, un aiuto alle famiglie alle prese con la nuova generazione di bimbi super tecnologici.


Dopo gli appuntamenti natalizi, riprende intanto l’attività tradizionale alla parrocchia del Sacro Cuore dove don Giuseppe Turrici ha intenzione di fornire spunti per “aprire la casa comune” a tutti i parrochiani e non solo. A breve inizieranno inoltre i preparativi per l’organizzazione di un’altra “Estate ragazzi”. La scorsa edizione ha accolto circa 200 bambini dai 6 ai 12 anni, ospitati al parco Acos di Bettole. “Non posso che ringraziare Acos per l’ospitalità che ci concede ogni anno. L’ho già fatto direttamente ma ci tengo a farlo anche pubblicamente”, dice don Turrici.

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