Scuola per fabbri, progetto in stand-by
Resta fermo, per ora, il progetto della scuola per fabbri che avrebbe dovuto partire in queste settimane al For.al di Novi, con la collaborazione dell'associazione fabbri d'eccellenza e il finanziamento della Provincia. Mancano, infatti, i fondi per l'attivazione, anche se i corsi sono stati approvati
Resta fermo, per ora, il progetto della scuola per fabbri che avrebbe dovuto partire in queste settimane al For.al di Novi, con la collaborazione dell'associazione fabbri d'eccellenza e il finanziamento della Provincia. Mancano, infatti, i fondi per l'attivazione, anche se i corsi sono stati approvati
Le lezioni avrebbero dovuto iniziare in questo periodo e, invece al momento, è ancora tutto in stand by. Il progetto, approvato dalla Provincia, prevedeva un finanziamento dallo stesso ente ma, purtroppo, mancano i fondi necessari “non è comunque detta l’ultima parola – spiega Sonia Soro, responsabile del Foral – certamente ci saranno dei ritardi dovuti proprio alla mancanza attuale di fondi da parte della Provincia ma questo on significa che il piano non venga in futuro realizzato”.
Il meccanismo relativo all’attuazione di tali laboratori è alquanto complesso, in pratica, nel corso dell’anno ci sono periodi, “finestre” , durante i quali si possono avanzare proposte di corsi , la Provincia li esamina e, poi, decide quali approvare. Dopo di che viene presentata la richiesta dei corsi che solo successivamente vengono finanziati. L’approvazione della scuola dei fabbri c’è, questo è un buon punto a favore degli artigiani e del Foral che l’hanno proposta, ora bisogna attendere, nella speranza che a breve la Provincia invii il denaro necessario per l’avvio delle lezioni.
“Capisco che vi sia un po’ di delusione – continua Sonia Soro- da parte di chi si era iscritto, specialmente dei disoccupati, non bisogna, tuttavia, lasciarsi abbattere, si allungano i tempi ma ciò non significa essere stati esclusi”.
Amareggiato è anche Vito Mininno, presidente dell’associazione fabbri d’eccellenza della provincia di Alessandria: “Spesso i ragazzi vengono qui nel mio laboratorio di Pozzolo per essere aiutati. Sono giovani di 18-19 anni che non hanno alcuna prospettiva ma, purtroppo, nessuno di noi in questo momento può assumere. Attraverso la scuola, però, crediamo di poter almeno aiutare i giovani in una scelta lavorativa. La situazione generale è davvero triste”. Aggiunge Mininno: “La nostra associazione è l’unica in Piemonte ma dalla Regione non riceviamo alcun aiuto, ci dobbiamo autofinanziare. Crediamo fortemente in questo progetto e cerchiamo di portarlo avanti ma è avvilente sentirsi chiudere la porta in faccia con la solita frase che dice non ci sono soldi. Speriamo che almeno i corsi possono iniziare”.