Terzo Valico, i sindacati tirano in ballo Slala
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Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
16 Gennaio 2013
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Terzo Valico, i sindacati tirano in ballo Slala

Di fronte alla "mancanza di trasparenza" e al "disimpegno" della Regione, Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato Slala che potrebbe giocare un ruolo di primo piano: "chiediamo un tavolo tecnico che coinvolga tutte le parti per parlare di logistica. Il terzo valico non può restare un'opera fine a se stessa"

Di fronte alla "mancanza di trasparenza" e al "disimpegno" della Regione, Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato Slala che potrebbe giocare un ruolo di primo piano: "chiediamo un tavolo tecnico che coinvolga tutte le parti per parlare di logistica. Il terzo valico non può restare un'opera fine a se stessa"

ALESSANDRIA – “Abbiamo sempre detto che per noi l’alta velocità è un’opportunità per la crescita del territorio, purché si limitino i danni ambientali in particolare legati alla presenza di amianto e tutela delle risorse idriche. Su questi punti c’è bisogno di trasparenza e condivisione. A distanza di mesi, c’è ancora assoluta opacità. E questo atteggiamento ha fatto sì che si alimentassero le preoccupazioni dei cittadini e di enti, come il comune di Pozzolo che è passato ad una posizione di contrarietà all’opera”. Lo dicono le segreterie di Cgil Cisl e Uil a circa sei mesi di distanza dal loro ultimo intervento in cui chiedevano trasparenza sulle questioni ambientali e lavorative. C’è di più.
Il nodo della questione non è solo l’impatto ambientale, soprattutto se non supportato da una contropartita in termini di ricaduta economica per il territorio. Contropartita che si chiama logistica.
Da Cgil, Cisl e Uil è partita quindi l’iniziativa di coinvolgere Slala e, di conseguenza, anche l’autorità portuale di Genova. “Non c’è più bisogno di attendere per capire che la Regione si sta sfilando dalla partita dichiarando di voler uscire da Slala. A questo punto manca un interlocutore importante. Dalla nostra parte abbiamo l’articolo 47 del decreto salva Italia e la delibera approvata dal consiglio provincia di Alessandria perché danno la possibilità a Provincia e società Retroporto di sostituirsi alla Regione nel ruolo di guida”, specifica Alessio Ferraris, segretario provinciale Cisl.
Connesse al terzo valico ci sono le aree logistiche di San Bovo a Novi e di Alessandria: “il terzo valico – aggiunge Aldo Gregori, segretario Uil – non può essere un’opera fine a se stessa se non c’è una ricaduta tangibile per la provincia in termini di opportunità, di piattaforme logistiche di lavorazione delle merci. Slala e l’autorità portuale, che abbiamo incontrato, sono pronti a assumersi questo ruolo di coordinamento di un tavolo tecnico che riunisca tutti i soggetti interessati”. La prima riunione del tavolo tecnico-logistico potrebbe essere convocata, su richiesta ufficiale di Slala, tra la fine di gennaio e l’inizio del mese di febbraio. Per Paolo Parodi, segreteria provinciale Cgil “è l’ultima chance che ci giochiamo, che si gioca il territorio. Altrimenti potremmo dover dire che aveva ragione chi era contro l’opera”.
Di positivo, secondo i sindacati, c’è intanto la firma del protocollo di intesa sulla legalità, siglato a Genova lo scorso 18 dicembre: “dai vari cantieri invieranno settimanalmente tutti i dati relativi all’attività che saranno analizzati dalla parti sociali. Una garanzia contro il lavoro nero e le infiltrazioni della malavita”, aggiunge Gregori.
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