Truffa, quattro persone a processo
La ditta D'Amore e Lunardi di Serravalle Scrivia vittima di una truffa perpetrata da quattro persone residenti nei pressi di Brescia. E ora i presunti autori del fatto sono sotto processo al Tribunale di Novi. Il fatto è accaduto nel 2010
La ditta D'Amore e Lunardi di Serravalle Scrivia vittima di una truffa perpetrata da quattro persone residenti nei pressi di Brescia. E ora i presunti autori del fatto sono sotto processo al Tribunale di Novi. Il fatto è accaduto nel 2010
Nel 2010, secondo l’accusa, la ditta di via Gambarato era stata contattata da Giuseppe Toselli, 58 anni, di Bedizzole (Bs), il quale si era presentato a nome della Geoalpi, un’impresa di Sellero (Bs), spendendo il nome dell’amministratore di quest’ultima, Marcello Domenighini, del tutto ignaro, come i vertici della sua ditta.
Toselli, in collaborazione con Lionello Mastell, 55 anni di Castelnedolo (Bs), aveva ordinato alla D’Amore e Lunardi una serie di tubi in acciaio per una spesa totale di 30 mila euro. Sempre secondo l’accusa, presso la ditta serravallese si sarebbe presentato Alessandro Pasolini, 37 anni, bresciano, per il ritiro del materiale.
Solo allora il personale della D’Amore e Lunardi si sarebbe accorto della situazione, evidenziata anche dalla volontà di Pasolini di non pagare i tubi richiesti. L’autista è stato quindi fermato dai carabinieri, avvertiti dalla ditta, vicino al casello dell’autostrada A7. Alla presunta truffa avrebbe partecipato anche Angelo Pasolini, padre di Alessandro, entrambi difesi dall’avvocato Luca Broni di Brescia. Nell’udienza di ieri ascoltati l’ad della D’Amore e Lunardi, Gianfranco Traverso, e i carabinieri di Serravalle e Novi che hanno svolto le indagini. Toselli, già in carcere a Verona, e Mastell sono difesi da Giandomenico Buffa. Prossima udienza il 10 ottobre.