Scende il gelo tra Kme e i sindacati
Home
Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
17 Gennaio 2013
ore
00:00 Logo Newsguard

Scende il gelo tra Kme e i sindacati

Al secondo incontro a Firenze l'azienda conferma gli esuberi e assicura la “propria volontà di mantenere una forte presenza industriale in Italia”. I sindacati parlano invece di “mancanza di chiarezza”

Al secondo incontro a Firenze l'azienda conferma gli esuberi e assicura la ?propria volontà di mantenere una forte presenza industriale in Italia?. I sindacati parlano invece di ?mancanza di chiarezza?

SERRAVALLE SCRIVIA – E’ gelo nei rapporti tra Kme e i sindacati, nonostante le dichiarazioni dell’azienda che tenderebbero a tranquillizzare sul futuro del gruppo in Italia. Ieri si è tenuto a Firenze il secondo incontro in programma per discutere del piano industriale e degli esuberi annunciati, 274 nel gruppo, 95 nella stabilimento di Serravalle. Kme, in un comunicato diramato nel tardo pomeriggio, parla di “necessità di attuare i provvedimenti annunciati sulla base del proprio piano industriale, elaborato proprio al fine di rendere più competitiva la Kme in Italia e poter così garantirle un futuro”.
Ribadisce, nel tentativo di fugare le preoccupazioni delle maestranze su una possibile delocalizzazione, la “propria volontà di mantenere una forte presenza industriale in Italia, sfruttando al contempo le sinergie internazionali che esistono all’interno del gruppo e che hanno rappresentato negli ultimi anni un elemento fortemente positivo anche per l’organizzazione italiana e per i suoi dipendenti”.
“Il piano industriale – spiega l’azienda – comprende importanti elementi quali il pieno sfruttamento della nuova fonderia di raffinazione, lo sviluppo dei prodotti laminati in ottone e zinco, il mantenimento dei business oggi più redditizi come la produzione di lingottiere e barre di ottone, nonché la prosecuzione e l’ottimizzazione della produzione di tubi e laminati in rame, oggi in maggiori difficoltà”.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, Kme punta alla cassa integrazione a zero ore e resta ferma sulla necessità di “riduzione del personale risultante in esubero”.
I sindacati chiedono invece la riattivazione del forno di Fornaci di Barga, che alimenta lo stabilimento di Serravalle e temono un progressivo depotenziamento della presenza del gruppo in Italia. Oggi i rappresentanti sindacali si riuniranno per stabilire un nuovo calendario di scioperi. Con l’azienda l’appuntamento è il prossimo 28 gennaio.
Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione