Acos: ‘L’arresto di Villani? Non ci tocca’
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
19 Gennaio 2013
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Acos: ‘L’arresto di Villani? Non ci tocca’

Nessun provvedimento e nessuna preoccupazione per l’inchiesta della magistratura sul vicepresidente di Iren Mercato. “E’ nel Cda di Acos semplicemente perché l'azienda emiliana detiene il 25 per cento delle azioni della nostra società, ma non l'abbiamo scelto noi”, dice Roberto Rossi.

Nessun provvedimento e nessuna preoccupazione per l?inchiesta della magistratura sul vicepresidente di Iren Mercato. ?E? nel Cda di Acos semplicemente perché l'azienda emiliana detiene il 25 per cento delle azioni della nostra società, ma non l'abbiamo scelto noi?, dice Roberto Rossi.

NOVI LIGURE – Nessun provvedimento e nessuna preoccupazione da parte di Acos dopo l’arresto a Parma di Luigi Giuseppe Villani, vicepresidente di Iren Mercato ed ex coordinatore provinciale del Pdl nella stessa Parma. Villani, infatti, è componente del consiglio di amministrazione di Acos spa ma, come spiega il presidente Roberto Rossi, la società novese con quella nomina non c’entra nulla.

Iren è nostro partner industriale e detiene il 25 per cento delle azioni di Acos spa – afferma Rossi – In virtù di questa partecipazione Iren ha diritto di nominare un membro del consiglio di amministrazione e tempo fa ha scelto di indicare Villani“.
“L’abbiamo incontrato più di una volta – dice ancora il presidente di Acos – in occasione delle riunioni del Cda. Per quanto ci riguarda non è mai emerso alcun problema con lui. E nemmeno ce ne saranno in futuro: stiamo analizzando la situazione con i nostri legali anche in relazione all’andamento dell’inchiesta della magistratura, ma Acos non è in alcun modo coinvolta. È una vicenda che non ci riguarda e non ci tocca. In ogni caso l’indicazione di un sostituto spetta a Iren”. La maggioranza assoluta delle azioni di Acos spa rimane saldamente nelle mani del Comune di Novi Ligure.

L’arresto di Villani [nella foto di Repubblica Parma] è scattato per l’accusa di corruzione e peculato. Insieme a lui sono finiti ai domiciliari anche l’ex sindaco di Parma Pietro Vignali e il presidente di Iren Emilia Angelo Buzzi. La guardia di finanza ha sequestrato beni per circa 3,5 milioni di euro, su disposizione del gip. I soldi accumulati illegalmente sarebbero serviti, secondo gli inquirenti, a finanziare la campagna elettorale per le elezioni amministrative di Parma del 2007.

 

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