Ospedale, centinaia di persone in corteo
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Marzia Persi - m.persi@ilnovese.info  
20 Gennaio 2013
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Ospedale, centinaia di persone in corteo

Molto partecipata sabato la manifestazione per la difesa dell'ospedale di Novi, organizzata dai sindaci della zona ed in particolare dal Comune di Novi. Nonostante il maltempo in corteo hanno sfilato centinaia di cittadini e di rappresentanti di associazioni

Molto partecipata sabato la manifestazione per la difesa dell'ospedale di Novi, organizzata dai sindaci della zona ed in particolare dal Comune di Novi. Nonostante il maltempo in corteo hanno sfilato centinaia di cittadini e di rappresentanti di associazioni

NOVI LIGURE – Centinaia e centinaia di persone sono sfilate, ieri mattina, sabato 19 gennaio,, in corteo per chiedere di salvare l’ospedale “San Giacomo” di Novi. Nonostante il maltempo, i novesi, specialmente tanti giovani, hanno partecipato alla manifestazione promossa dal Comune di Novi per il diritto alla salute, la tutela dell’ospedale e dei servizi sanitari territoriali. Accanto a tanti ragazzi vi erano i sindaci del territorio, i rappresentanti di Enti e associazioni, gli amministratori provinciali e regionali, i segretari dei principali sindacati e semplici cittadini.

La manifestazione ha preso il via dal teatro Giacometti, dove sono intervenuti l’assessore alla Sanità del Comune di Novi, Felicia Broda, il presidente del consiglio comunale, Maria Rosa Porta, la portavoce del Comitato “Salviamo l’Ospedale”, Marilena Demicheli, ed il sindaco Lorenzo Robbiano. Dopo i brevi interventi è partito il corteo che ha attraversato la città percorrendo corso Marenco, via Girardengo, via Roma raggiungendo l’entrata dell’ospedale.


“Siamo molto soddisfatti – dice il sindaco Robbiano – della partecipazione a questa iniziativa, che ha visto una massiccia presenza non solo delle istituzioni, ma anche di molti cittadini preoccupati per il futuro della sanità sul nostro territorio. Abbiamo intenzione di continuare su questa strada coinvolgendo ancora, se necessario, la popolazione”. Aggiunge Robbiano: “Questo è un forte segnale che, pensiamo, sarà raccolto dalla Regione alla quale chiediamo risposte certe sui servizi sanitari alessandrini e, in particolare, dell’area novese. La sanità pubblica è un bene di tutti, soprattutto dei più deboli, per essere curati non deve servire la carta di credito ma la tessera sanitaria”.

La richiesta dei Comuni e dei cittadini alla Regione è che venga presentato il nuovo piano socio- sanitario e che venga discusso con il territorio. “La salute è un bene di tutti senza distinzioni di colore politico. Novi, in questo, grazie alla manifestazione e al corteo lo ha dimostrato ancora una volta”, conclude Robbiano.

Alla base dell’evento di ieri c’è il lavoro svolto dal consiglio comunale che, il 20 dicembre scorso, ha approvato un documento di indirizzi nel quale si ritiene che il ruolo svolto dalle sei Federazioni sovrazonali costituite ad hoc dalla Regione non sia fondamentale, poiché tali funzioni potevano essere svolte dalle Asl. Inoltre il consiglio si è impegnato a vigilare affinché venga definito un “piano di investimenti” per il mantenimento delle strutture dell’ospedale e il potenziamento del 118, del servizio di elisoccorso e del Dea.

Presente alla manifestazione di ieri anche una folta delegazione di No Tav, i quali hanno sfilato in corteo per il ‘diritto alla salute’.

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