Sanità, il Comune incontra l’Asl
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Marzia Persi - m.persi@ilnovese.info  
23 Febbraio 2013
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Sanità, il Comune incontra l’Asl

Lorenzo Robbiano e Felicia Broda hanno avuto un incontro con il dottor Paolo Marforio, direttore generale dell’Asl provinciale. All’ospedale San Giacomo sarà accorpata la chirurgia del nosocomio di Ovada che verrà chiusa e verrà potenziato il punto nascite

Lorenzo Robbiano e Felicia Broda hanno avuto un incontro con il dottor Paolo Marforio, direttore generale dell?Asl provinciale. All?ospedale San Giacomo sarà accorpata la chirurgia del nosocomio di Ovada che verrà chiusa e verrà potenziato il punto nascite

NOVI LIGURE – Nei giorni scorsi il sindaco Lorenzo Robbiano e l’assessore alla Sanità Felicia Broda hanno avuto un incontro con il dottor Paolo Marforio, direttore generale dell’Asl provinciale. Durante l’incontro è stato ribadito che all’ospedale San Giacomo sarà accorpata la chirurgia del nosocomio di Ovada che verrà chiusa e verrà potenziato, sempre a Novi, il punto nascite.

“Il risultato raggiunto è certamente positivo ma noi durante il summit alessandrino abbiamo chiesto – dicono il sindaco Lorenzo Robbiano e l’assessore alla Sanità Felicia Broda – incontri mirati relativi ai diversi distretti presenti sul territorio”.


A preoccupare gli amministratori è il debito della sanità piemontese che, solo per quanto concerne l’alessandrino tocca quota 200 milioni. “La situazione è critica – continua Broda – e non possiamo di certo nasconderlo. Oggi il problema che dobbiamo affrontare è quello del “dopo ospedale”. Purtroppo oggi quando il paziente viene dimesso non può avvalersi della dovuta cura al di fuori delle mura ospedaliere. Auspichiamo di poter entrare nel merito della questione quando avremo l’incontro di distretto, in quell’occasione si parlerà anche dei primariati di Novi-Tortona”.

Inoltre per quanto riguarda l’ospedale cardine Novi-Tortona si prevede l’ unificazione dell’ostetricia e ginecologia con la concentrazione nella sede di Novi delle attività interventistiche per l’area ginecologica e del punto nascita unico. A tale riguardo è emerso che Tortona, oggi, non raggiunge la soglia dei 500 parti all’anno ovvero lo standard minimo richiesto sia a livello nazionale che regionale.

A Ovada oltre al trasferimento a Novi della degenza di chirurgia generale vi sarà la chiusura del laboratorio analisi con, però, mantenimento del centro prelievi e attivazione di un point of care. Sarà anche messa a punto la riconversione del pronto soccorso in punto di primo intervento aperto 24 ore su 24.
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