Falso allarme bomba all’Outlet, evacuati in 15 mila
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Falso allarme bomba all’Outlet, evacuati in 15 mila

Falso allarme bomba al Serravalle Outlet rivendicato da "Le Nuove Brigate". Evacuati per precauzione Outlet e Retail Park. Oggi riprendono tutte le attività. Proseguono le indagini per risalire all'autore della telefonata che annunciava "5 ordigni all'interno del centro"

Falso allarme bomba al Serravalle Outlet rivendicato da "Le Nuove Brigate". Evacuati per precauzione Outlet e Retail Park. Oggi riprendono tutte le attività. Proseguono le indagini per risalire all'autore della telefonata che annunciava "5 ordigni all'interno del centro"

SERRAVALLE SCRIVIA – Si trattava di un falso allarme, un avvertimento o più semplicemente di uno scherzo idiota. “Domenica pomeriggio, poco prima delle 14 la segreteria di McArthurGlen Serravalle Designer Outlet ha ricevuto una telefonata anonima, che annunciava la presenza di un ordigno all’interno del nostro centro. Per fortuna si è trattato di un falso allarme, ma naturalmente la direzione del Centro ha preso immediatamente tutte le precauzioni necessarie per la salvaguardia dei suoi clienti e dello staff dei negozi, attivando le procedure di evacuazione”.
Poche righe dalla direzione della McArthurglen, proprietaria del centro, per riassumere una giornata convulsa.

L’allarme è scattato con l’arrivo della telefonata: “abbiamo sistemato 5 ordigni nel centro commerciale”, avrebbe detto una voce maschile, senza particolari inflessioni dialettali. Lo stesso messaggio era arrivato in contemporanea anche al centralino del centro di Castel Romano, sempre della McArthurGlen. Potrebbe esseri trattato di una voce registrata che si presentava come “Le Nuove Brigate”. All’interno del centro, in quel momento, erano presenti circa 15 mila visitatori. Così, avvisato il comando dei Carabinieri, è partito l’allarme. Mentre arrivano le forze dell’ordine, carabinieri, polizia, polizia municipale, dall’altoparlante del centro si avvertono i clienti che è necessario evacuare il centro “per motivi tecnici”. Si scatena il fuggi fuggi generale con qualche scena di panico, ma contenuta. Una donna accuserà un malore e verrà soccorsa dai militi della croce rossa di Serravalle Scrivia. “Poteva andare decisamente peggio. Neppure a noi hanno detto perchè cosa era successo quando ci hanno chiamato”, dice il volontario della Croce Rossa che ha soccorso la signora. Gli ultimi ad uscire sono i commessi e i dipendenti, oltre un migliaio.

Nessuno parla di “bomba” in un primo momento, la voce si diffonde solo dopo, con una passa parola transitato anche da Facebook dove, verso le 15 c’era già chi “postava” i primi commenti. Secondo le forze dell’ordine le operazioni di evacuazione si sono svolte senza intoppi, in circa mezz’ora. E’ però il traffico a risentine pesantemente, con migliaia di auto che si riversano sulla provinciale 35 bis dei Giovi, per imboccare l’autostrada o per fare ritorno verso Novi, Alessandria, Tortona. Da Milano arriva il gruppo di artificieri dei Carabinieri che rovistano ovunque, nei cestini, in ogni singolo negozio. 

Verso 17 il flusso del traffico era tornato regolare. E dall’altra parte della strada, nell’altra zona commerciale, al Retail Park, si prosegue con lo shopping. E’ solo verso le 17,30 che l’allarme raggiunge anche il Retail. Qui la scelta viene lasciata ai singoli gestori dei negozi. Alcuni decidono di evacuare e chiudere, altri di tenere aperti. Anche in questo caso l’allontanamento dei clienti e dei commessi avviene in tutta tranquillità.

“Una bomba all’Outlet, ma dai?!” E’ stata la reazione più comune al di fuori del parcheggio della cittadella dello shopping. Nel vicino Iper gli acquisti domenicali sono infatti proseguiti senza interruzione: bambini che corrono, coppie che passeggiano, scene consuete di una fine settimana nei “non luoghi” del basso Piemonte. Oggi i centro Outlet e Retail saranno regolarmente aperti. Più o meno come se non fosse successo nulla.

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