Canile, rinnovato il Protocollo d’Intesa tra i Comuni

NOVI LIGURE – È stato rinnovato, nei giorni scorsi, il protocollo d’intesa fra Novi e gli altri trentuno Comuni della zona per l’utilizzo del canile sanitario novese. Per la gestione della struttura, l’amministrazione novese ha stanziato 88 mila euro: a beneficiarne l’Arca, l’associazione senza scopi di lucro che si occupa della manutenzione sia del canile sanitario sia di quello rifugio.

“Ogni Comune – dice l’assessore Carmine Cascarino (nella foto) – ha una quota fissa di 1,38 euro per abitante”. Tale somma serve principalmente per pagare gli stipendi dei tre dipendenti che sono a disposizione 24 ore su 24. “I dipendenti sono definiti accalappiacani e vengono regolarmente chiamati dai vigili urbani ogni volta che vi è necessità e sono reperibili 24 ore su 24”. “Fortunatamente abbiamo anche tanti volontari – sottolinea Gianna Timossi, presidente dell’Arca – che ci danno un mano e sono sempre molto disponibili”.

“Il canile sanitario è obbligatorio per legge – continua Cascarino – perché quando si trova un cane randagio deve essere portato in una struttura sanitaria ad hoc per tutti i controlli del caso e qui rimane per una trentina di giorni, il tempo necessario per trovare i proprietari quando vi sono. In alcuni casi trascorsi i 30 giorni, i Comuni stessi chiedono di poter riavere la bestiola che danno poi loro in affido. Altre volte invece il cane viene trasferito nel canile rifugio in attesa di adozione”.

Accanto ai cani, l’Arca si occupa anche dei gatti randagi e della loro sterilizzazione che “presenta dei costi molto elevati”, conclude Timossi. All’anno vengono in media sterilizzati un’ottantina di felini tra maschi e femmine.