Home
Falsa bomba all’Outlet, indagini aperte per “procurato allarme”
Indagini a tutto campo dei Carabinieri per risalire all'autore della telefonata minatoria che annunciava cinque ordigni al centro commerciale Outlet. L'ipotesi di reato è di procurato allarme. Il vicesindaco di Serravalle Vecchi chiede che vengano resi noti e integrati i piani di emergenza del centro con quelli di Comune e Provincia
Indagini a tutto campo dei Carabinieri per risalire all'autore della telefonata minatoria che annunciava cinque ordigni al centro commerciale Outlet. L'ipotesi di reato è di procurato allarme. Il vicesindaco di Serravalle Vecchi chiede che vengano resi noti e integrati i piani di emergenza del centro con quelli di Comune e Provincia
SERRAVALLE SCRIVIA – Si indaga a tutto campo per risalire all’autore della telefonata, domenica pomeriggio, al centrelino del Serravalle Outlet che annunciava la presenza di cinque bombe. L’ipotesi di reato a cui stanno lavorando i carabinieri, coordinati dal comando provinciale di Alessandria, è quella di procurato allarme. Intanto, ieri, nei negozi e lungo i vialetti della cittadella della moda tutto è tornato ad un’apparente normalità: vialetti tranquilli, store tutti aperti. Anche i pullman con i turisti russi sono arrivati puntuali, all’orario di apertura. Ma il clima che si respira è, inevitabilmente, quello da “the day after”, il giorno dopo la scampata tragedia.
“Quando è scattato l’allarme siamo rimasti tutti molto stupiti, perchè nessuno di noi aveva mai avuto sentore che potesse accadere una cosa del genere – dice Laura, direttrice del negozio Primigi, all’interno dell’Outlet – Il sistema di evacuazione che ci fanno provare in alcune esercitazioni ha funzionato bene. Nessuno dei visitatori ci ha chiesto nulla, abbiamo avuto l’impressione che non sapessero cosa era accaduto”. Laura legge con una certa soddisfazione una lettera inviata dalla direzione del centro: “hanno ringraziato gli store manager per come abbiamo gestito la situazione”.
Angela, vice responsabile del negozio Harmont & Blaine, “forse un po’ meno visitatori ci sono stati. Anche perchè domenica il messaggio della chiusura del centro è stato diffuso in autostrada, ma non specificavano quando avrebbe riaperto. In ogni caso, nessuno di noi ha avuto paura alla riapertura. Sapevamo che avevano controllato negozio per negozio”.
“E’ stato applicato il protocollo di sicurezza previsto e sono state immediatamente prese tutte le precauzioni necessarie per la salvaguardia dei clienti e dello staff dei negozi, attivando le procedure di evacuazione” si sono limitati a dire dalla direzione, ribadendo come il centro sia controllato da un servizio di sicurezza privato 24 su 24.
Non sottovaluta invece l’accaduto il vice sindaco e assessore con delega alla Protezione Civile Walter Vecchi: “sono sei mesi, da quando ho assunto questa carica che chiedo di avere tutti i piani di protezione civile. L’evacuazione interna all’Outlet avrà anche funzionato, ma se appena fuori si creano poi ingorghi e code, non serve a nulla. Ho intenzione – annuncia Vecchi – di chiedere un incontro urgente tra i sindaci della zona e di porre la questione anche all’interno del consiglio Provinciale perchè è una problematica che riguarda tutti, non solo Serravalle. Mi chiedo, inoltre, cosa sarebbe accaduto se oltre al normale traffico fossero stati in funzione anche i cantieri connessi al Terzo Valico dei Giovi. Il piano di protezione civile dell’Outlet va integrato con quello comunale e provinciale. Quel che è accaduto ieri dimostra che ormai è imprescindibile”.