Federconsumatori lancia l’allarme: “la gente non riesce più a pagare nulla”
Un bilancio dell'attività degli ultimi tre anni della Federconsumatori Piemonte Onlus mette in evidenza la "triste pagina" della società di oggi. In crescita il numero dei contenziosi in materia di telefonia, bollette, ma soprattutto di credito. "Famiglie con mutuo e rimaste senza lavoro che chiedono la sospensione delle rate"
Un bilancio dell'attività degli ultimi tre anni della Federconsumatori Piemonte Onlus mette in evidenza la "triste pagina" della società di oggi. In crescita il numero dei contenziosi in materia di telefonia, bollette, ma soprattutto di credito. "Famiglie con mutuo e rimaste senza lavoro che chiedono la sospensione delle rate"
PROVINCIA – E’ la Federconsumatori Piemonte Onlus a fare un bilancio della propria attività degli ultimi tre anni: cresce in maniera esponenziale il numero di coloro che “non riescono più a pagare nulla”. Le situazioni cosiddette “disperate” sono in aumento e quella dipinta dall’associazione Federconsumatori è una “pagina triste” della società di oggi, sempre più colpita dalle difficoltà economiche e dalla crisi. Le controversie che ancora si posizionano ai vertici delle richieste sono quelle relative alla telefonia e alle utenze domestiche, ovvero le tanto care “bollette”. Ma tra i contenziosi maggiormente ricorrenti in questo ultimo periodo c’è anche il credito (che raggiunge il 58% di pratiche in materia): un 40% di richieste sono di rinegoziazione o sospensione del mutuo, un 30% di credito al consumo e un 20% di cessione del quinto. “Sono davvero numerosi i casi di persone che hanno famiglia, hanno un mutuo sulla spalle e sono rimasti magari senza lavoro” spiega Bruno Pasero. E il problema è che la possibilità di sospensione del mutuo rappresenta solo una “sospensione temporanea” cui si può accedere fino al 31 marzo, “mentre quello che davvero sarebbe un aiuto a lungo termine è rappresentato dal fondo di solidarietà per il quale però sarà necessario attendere”. E sembra a lungo vista la situazione di incertezza del Governo nazionale.
Oltre 8 mila contatti nell’arco del periodo 2010-2012: oltre 3 mila contatti allo sportello, 4 mila contatti telefonici e poco più di 100 postali. Oltre 800 sono le consulenze specifiche e più di 2500 le pratiche istituite.

L’altra tematica che tiene banco è quella delle utenze, con particolare attenzione per quella del settore energetico: il gestore maggiormente coinvolto è Enel Energia (con il maggior numero di controversie, ovvero 87). Anche in questo caso le problematiche più frequenti con cui confrontarsi sono il “diritto di ripensamento” (40% dei casi), le problematiche di fatturazione (al 30%) e al 20% la richiesta di rateizzazione, in crescita rispetto agli scorsi anni viste le difficoltà economiche che colpiscono le famiglie oggi. Solo un 10% di problematiche relative alla rettifica dei consumi.

Tra le altre tipologie di pratica non si possono poi dimenticare il commercio (al 9%), la pubblica amministrazione (al 6%) e il turismo (al 2%). Tra gli argomenti oggetto di contenzioso ci sono “le garanzie di un bene difettoso” e la “pubblicità ingannevole” nel settore del commercio, mentre nella pubblica amministrazione le richieste sono rivolte alle “cartelle di Equitalia”, alle violazioni del codice della strada e anche ai ricorsi dell’Iva sulla Tia. Quest’ultima rappresenta proprio l’ultima iniziativa messa in piedi da Federconsumatori: 700 domande, con un passaggio dal giudice di pace al giudice ordinario e con collegata anche la campagna “Io non ci casco”, realizzata con il sindacato dei pensionati, per “aiutare ad evitare le truffe e i raggiri degli anziani”.