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Terzo Valico, firmato l’accordo per il secondo lotto
È stato firmato sabato, a tempo di record, il nuovo accordo tra Cociv e Rfi per la costruzione del lotto numero 2 del Terzo Valico ferroviaria tra Genova e la Pianura Padana. Ora, i lavori del secondo lotto (che riguardano il nucleo dellopera, cioè la costruzione della grande galleria che collegherà il porto di Genova a Novi) secondo i più ottimisti potrebbero partire già allinizio del 2014
È stato firmato sabato, a tempo di record, il nuovo accordo tra Cociv e Rfi per la costruzione del lotto numero 2 del Terzo Valico ferroviaria tra Genova e la Pianura Padana. Ora, i lavori del secondo lotto (che riguardano il nucleo dell?opera, cioè la costruzione della grande galleria che collegherà il porto di Genova a Novi) secondo i più ottimisti potrebbero partire già all?inizio del 2014
GENOVA – È stato firmato sabato, a tempo di record, il nuovo accordo tra Cociv e Rfi per la costruzione del lotto numero 2 del Terzo Valico ferroviaria tra Genova e la Pianura Padana. In realtà, un’intesa tra il general contractor e la società che gestisce la rete ferroviaria italiana era già stata siglata: questo nuova firma si è resa necessaria in virtù delle decisioni prese dal Comitato interministeriale della programmazione economica il 18 marzo scorso.Ora, i lavori del secondo lotto (che riguardano il nucleo vero e proprio dell’opera, cioè la costruzione della grande galleria che collegherà il porto di Genova a Novi Ligure) secondo i più ottimisti potrebbero partire già all’inizio del 2014.
La rete ferroviaria esistente ha bisogno di soldi per la manutenzione. E così il Cipe, il 18 marzo scorso, aveva deciso di spostare 240 milioni di euro stanziati per finanziare il secondo lotto del Terzo Valico: saranno utilizzati nei prossimi mesi per aggiustare binari e traversine.
A convincere il Cipe era stato l’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti, che sulla nuova linea tra Genova e la Pianura Padana è sempre stato piuttosto tiepido. Lo storno delle risorse dovrebbe essere solo temporaneo: i 240 milioni di euro (su un totale di 1,1 miliardi impegnati per il secondo lotto dell’opera) dovrebbero essere restituiti con la prossima legge finanziaria.
La nuova delibera del Cipe deve essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale e ricevere l’ok della Corte dei Conti: passaggi che potrebbero richiedere mesi, prima che l’iter si perfezioni. E proprio per scongiurare ulteriori ritardi sull’apertura dei cantieri – che comunque per ora rimangono fermi nonostante i 500 milioni stanziati per il primo lotto – Cociv aveva chiesto a Rfi di sottoscrivere immediatamente una nuova intesa sul secondo lotto modificato e di conseguenza anche l’aggiornamento dell’atto integrativo, documento contrattuale tra le parti che definisce tempi, costi e lavori. Contrariamente alle previsioni, Rfi ha risposto affermativamente, e sabato c’è stata la firma dei documenti.