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Commercio, in citta’ una decina di nuovi negozi
Nonostante il momento di forte recessione, nonostante la crisi si faccia particolarmente sentire nel terziario, a Novi, in questi due primi mesi del 2013, hanno aperto una decina di nuovi negozi. Sono attività che propongono una offerta merceologica varia, si va dagli alimentari allarredo casa, dallelettronica allestetica
Nonostante il momento di forte recessione, nonostante la crisi si faccia particolarmente sentire nel terziario, a Novi, in questi due primi mesi del 2013, hanno aperto una decina di nuovi negozi. Sono attività che propongono una offerta merceologica varia, si va dagli alimentari all?arredo casa, dall?elettronica all?estetica
Il 2012 si è chiuso con all’attivo 539 negozi contro i 349 del 2011, il differenziale (–10) è stato già colmato in questo inizio 2013. E verrà anche superato nelle prossime settimane perché sono in corso di rilascio permessi per l’apertura di altre quattro attività. Tra questi ultimi la produzione e la vendita di spugne vegetali della quale si è occupato il novese nei giorni scorsi. L’innovazione delle spugne chiamate “Pro pro” risiede nell’inserimento di sapone modellato per essere introdotto nella cavità della spugna.
“Da un lato queste aperture sono positive – dice l’assessore al commercio Paolo Parodi (nella foto) – Dall’altra, però, devono portare a una riflessione più profonda. Purtroppo, in alcuni casi, si tratta di persone che, rimaste senza lavoro, cercano un’occupazione nel terziario. Se, certo, questo denota una forte volontà di darsi da fare, il che è assolutamente positivo, dall’altra bisogna tenere conto dell’offerta interna alla quale questi commercianti si rivolgono, che è al lumicino”.
Aggiunge Parodi: “Il settore agricolo, in particolare quello cerealico, sta andando discretamente bene, l’artigianato e l’industria sopravvive grazie all’export, il resto, ovvero quelle piccole attività che hanno come riferimento il mercato interno, sono molto in affanno”.
A creare ulteriori problemi alla rinascita c’è anche la burocrazia complessa e lenta. “Oggi si devono dare risposte veloci – continua Parodi – agli imprenditori perché il trascorrere del tempo è un ulteriore ostacolo per chi vuole lavorare”.
L’amministrazione comunale novese, insieme ad altre dei paesi limitrofi, comunque ha cercato di dare un aiuto soprattutto ai giovani, attraverso il bando denominato “Una idea per il mio futuro”. Con questo strumento, rivolto ai giovani dai 18 ai 35 anni, si è offerto un fondo per aprire nuove attività. Tra Novi, Arquata Scriva, Pozzolo Formigaro, Serravalle Scrivia e Vignole Borbera, con “Una buona idea per il mio futuro” nove giovani hanno fatto il loro ingresso nel mondo del lavoro. Il progetto era inserito nell’ambito della Sperimentazione dei Piani Locali Giovani (PLG) promossa e sostenuta dal Dipartimento della Gioventù Progetto approvato dalla Provincia (Assessorato alle Politiche Giovanili), con la partecipazione finanziaria della Regione Piemonte. Sempre per favorire l’occupazione giovanile si sono anche chiuse le domande del primo ciclo delle “botteghe” di Italia Lavoro che ha l’obiettivo di favorire l’ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro. Il programma consiste nel creare una bottega in ogni provincia.