Realizzata a Novi un’àncora da record
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Marzia Persi - m.persi@ilnovese.info  
10 Aprile 2013
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Realizzata a Novi un’àncora da record

Forse non tutti sanno che a Novi è presente una realtà industriale di altissimo livello. Si tratta della Posidonia srl che si è trasferita da Genova in via Trattato di Maastrickt da pochi mesi. Il settore è quello navale e dal capannone, situato nella zona industriale di fronte all’Ilva, è appena uscita un’àncora Shhp (Super High Holding Power). È la più grossa àncora al mondo realizzata in Duplex, un tipo di acciaio inox.

Forse non tutti sanno che a Novi è presente una realtà industriale di altissimo livello. Si tratta della Posidonia srl che si è trasferita da Genova in via Trattato di Maastrickt da pochi mesi. Il settore è quello navale e dal capannone, situato nella zona industriale di fronte all?Ilva, è appena uscita un?àncora Shhp (Super High Holding Power). È la più grossa àncora al mondo realizzata in Duplex, un tipo di acciaio inox.

NOVI LIGURE – Forse non tutti sanno che a Novi è presente una realtà industriale di altissimo livello. Si tratta della Posidonia srl che si è trasferita da Genova in via Trattato di Maastrickt da pochi mesi. Il settore è quello navale e dal capannone, situato nella zona industriale di fronte all’Ilva, è appena uscita un’àncora Shhp (Super High Holding Power). È la più grossa àncora al mondo realizzata in Duplex, un acciaio inox con caratteristiche meccaniche eccezionali e grande resistenza alla corrosione. La Posidonia srl ha consegnato l’àncora allo yacht più imponente del mondo (l’Azzam), lungo 180 metri, costruito dal cantiere tedesco Lürssen.

“Esistono àncore di maggiori dimensioni, la più grande in assoluto è da 75 tonnellate  – dice Ettore Ardito, uno dei soci della Posidonia – ma non sono in acciaio inox, quella realizzata da noi è unica”. La novese Posidonia srl ha vinto la gara della commessa in competizione con gli altri due soli produttori al mondo di ancore Shhp, uno olandese e l’altro neozelandese.

Novi di mare ha ben poco, a parte il nome, e ospitare una azienda leader nel settore navale, certamente, oltre a dare lustro alla città, avvicina un po’ quel mare che si incontra oltrepassati i Giovi. Quali i motivi che hanno portato da Genova al basso Piemonte Posidonia? “Io conosco la zona da tempo perché ho una casa nella campagna novese – prosegue Ardito – ma non è questa la ragione del trasferimento. Già da tempo avevamo intenzione di trasferirci, prima abbiamo preso in considerazione l’entroterra ligure ma non abbiamo trovato la giusta collocazione, la maggior parte dei capannoni presenti in valle Scrivia è a due piani e per il tipo di lavorazione che svolgiamo non sono adatti, quindi abbiamo spostato il nostro orizzonte un poco più in là e abbiamo così preso in esame Novi dove gli spazi per il nostro lavoro sono adeguati. Inoltre dal punto di vista logistico Novi gode di un’ottima posizione, e anche i costi sono inferiori rispetto a quelli di Genova“.

Il trasferimento di tutti gli impianti dal capoluogo ligure avverrà entro l’estate prossima. La Posidonia srl impiega in totale una ventina di unità fra dipendenti e indotto.
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