Kme, lavoratori salvi: marcia indietro sugli esuberi
Fino a tutto il 2015 confermato l'attuale organico, sia per lo stabilimento di Fornaci di Barga, sia per quello di Serravalle Scrivia. In cambio i sindacati accettano una modifica al calcolo del premio di produzione per i dipendenti, ma l'accordo sarà sottoposto a un referendum
Fino a tutto il 2015 confermato l'attuale organico, sia per lo stabilimento di Fornaci di Barga, sia per quello di Serravalle Scrivia. In cambio i sindacati accettano una modifica al calcolo del premio di produzione per i dipendenti, ma l'accordo sarà sottoposto a un referendum
SERRAVALLE SCRIVIA – Ci sono volute più di 24 ore di serrata trattativa, ma alla fine la vertenza sugli esuberi alla Kme si è risolta. Stamattina, infatti, è stato trovato l’accordo tra l’azienda e i sindacati Fiom, Fim e Uilm. L’accordo prevede il ritiro dei licenziamenti e la garanzia di mantenimento degli attuali organici fino al 31 dicembre 2015. Rimane aperto il forno Asarco dello stabilimento di Fornaci di Barga (Lucca) che viene incrementato, cosi come è previsto un investimento per la creazione della seconda buca di colata per il forno di affinaggio. Viene confermata anche l’integrità dello stabilimento di Serravalle Scrivia.
In questo periodo verranno utilizzati vari ammortizzatori sociali quali i contratti di solidarietà. Preso atto del mutamento delle scelte strategiche che avevano portato l’azienda a dichiarare 275 esuberi, il coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm ha concordato l’istituzione di un nuovo premio di produzione, in alternativa di quello attualmente in essere. Tale premio, totalmente variabile, sarà riconosciuto a fronte di risultati di bilancio concordati fra le parti.
Il coordinamento nazionale Fim, Fiom e Uilm ritiene l’accordo “un atto importante che segna concretamente il nostro impegno a difesa dei lavoratori tutti e di un pezzo fondamentale del patrimonio industriale toscano e alessandrino”. “Si tratta di un accordo impegnativo – continuano – il nuovo premio di risultato mette in gioco una parte del salario dei lavoratori in una fase particolarmente difficile, le clausole di salvaguardia contenute nell’accordo rappresentano una scommessa impegnativa per tutti. Ora la parola passa ai lavoratori, faremo le assemblee consapevoli sia dei punti di avanzamento che dei punti di criticità, ovviamente sosteniamo le ragioni dell’accordo e lo sottoporremo alla verifica democratica del voto dei lavoratori“.