Venti x Novi: ‘I veri anti-grillini siamo noi’

NOVI LIGURE – “I veri anti-grillini? Siamo noi”. Stefano Gabriele e Vittorio Panizza, della lista civica Venti x Novi, non hanno dubbi: “Alle elezioni comunali del 2014 il Movimento 5 Stelle non riuscirà a bissare il successo ottenuto a Novi quest’anno”. Il perché, per Gabriele e Panizza, è presto spiegato: “Grillo ha vinto grazie ai volti nuovi che è riuscito a mettere in campo. La nostra lista, però, è formata al cento per cento da persone al di fuori della politica”.

In realtà, un politico di lungo corso tra i Venti x Novi c’è, ed è Carmine Cascarino, oggi assessore comunale. Se però a Gabriele e Panizza si chiede un parere sui componenti della giunta Robbiano che hanno lavorato meglio, i nomi che vengono fuori sono quelli di Germano Marubbi (bilancio) e Felicia Broda (affari sociali). E l’assessore Broda, i Venti x Novi la vedrebbero bene anche a Palazzo Pallavicini, come candidata sindaco del centrosinistra.

Più che sui nomi, però, la lista civica di Gabriele e Panizza vuole confrontarsi sui programmi. Una cosa che dicono tutti, ma i Venti x Novi che idee hanno? “Per noi parlano le iniziative portate avanti fino a oggi insieme agli altri componenti della maggioranza, soprattutto in campo sociale. Ma ci sono un paio che pensiamo di poter ancora realizzare prima della fine del mandato”, dicono.

La prima riguarda la spazzatura e promette di risolvere in un colpo solo due problemi. “Ci sono ancora troppi casi di abbandono indiscriminato di rifiuti, specialmente ingombranti, che invece potrebbero essere conferiti gratuitamente all’isola ecologica – spiegano gli esponenti della lista civica – Noi proponiamo una “tessera a punti”: più rifiuti porti all’isola ecologica, più la tessera viene ricaricata”.

La seconda proposta dei Venti x Novi riguarda la manutenzione della città, che lascia un po’ a desiderare. “I soldi sono quelli che sono, più di tanto non si può fare. Ma se affidassimo a una cooperativa sociale alcuni lavoretti, oltre a spendere di meno, “libereremmo” un po’ di ore degli operai comunali che potrebbero occuparsi di opere più impegnative e più urgenti”.