Usb: ecco perché diciamo no all’accordo con Kme
Home
Redazione - redazione@novionline.net  
22 Aprile 2013
ore
00:00 Logo Newsguard

Usb: ecco perché diciamo no all’accordo con Kme

Il sindacato di base spiega perchè ha invitato i lavoratori a votare "no" al referendum sull'accordo per la mobilità tra Kme e i sindacati Fim, Fiom, Uilm: "l'azienda ci 'guadagna' sotto forma di risparmio 3,5 milioni di euro mentre i lavoratori avranno un riduzione di 2 mila euro annui. Chi garantisce poi che Kme rispetterà l'accordo?"

Il sindacato di base spiega perchè ha invitato i lavoratori a votare "no" al referendum sull'accordo per la mobilità tra Kme e i sindacati Fim, Fiom, Uilm: "l'azienda ci 'guadagna' sotto forma di risparmio 3,5 milioni di euro mentre i lavoratori avranno un riduzione di 2 mila euro annui. Chi garantisce poi che Kme rispetterà l'accordo?"

Dopo le ultime notizie uscite sui giornali Usb si sente in dovere di spiegare le ragioni del suo no all’accordo sulla mobilità alla Kme.
Già in fase di trattativa nella sede di Firenze sia il delegato che il coordinatore Usb avevano ribadito che non avrebbero accettato una riduzione di salario per poter avere la disponibilità ad aprire gli ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione o contratti di solidarietà e la risposta immediata dei vertici aziendali è stata quella di escluderci dalla contrattazione che si è svolta per intero in ristretta con i coordinatori di Fim Fiom Uilm con risultati pessimi.
Con questo accordo si ha una riduzione netta di circa 2000 euro annui per lavoratore per quanto concerne la parte variabile del salario (premio di risultato parte del p/h) a cui dovrà essere aggiunta la perdita di salario dovuta all’utilizzo degli ammortizzatori sociali che noi stimiamo in una ulteriore perdita di 150/ 200 euro mensili medi.
Per queste ragioni come Usb avevamo chiesto l’apertura degli ammortizzatori senza dover diminuire ulteriormente il salario nella sua parte variabile frutto di anni di lotte dei lavoratori .
Inoltre il nuovo premio di risultato che si dovrà contrattare è basato su parametri difficili da raggiungere in momenti in cui vi è lavoro figuriamoci in anni di crisi.
Da tutta questa operazione entreranno nelle casse della Kme sotto forma di risparmi più 3,5 milioni di euro annui che, ovviamente non verranno investiti visto che il piano industriale prevede il mantenimento delle attuali produzioni ( che sono insufficienti a mantenere l’occupazione) senza nessuna innovazione in prodotti nuovi e competitivi sul mercato, che serviranno solo ad aumentare gli utili aziendali e a rendere felici gli azionisti.
Inoltre crediamo che l’azienda non rispetterà questo accordo visto che nel giugno del 2012 era stato firmato dalle vecchie Rsu il cosiddetto accordo ponte che prevedeva il mantenimento di tutti i siti del gruppo italiano, di tutti i lavoratori in essi occupati, del premio di risultato sino alla fine del 2013 peccato che a febbraio l’azienda abbia aperto una procedura di mobilità per 275 lavoratori non rispettando palesemente quell’accordo .
Oggi a chi à accettato questo nuovo accordo chiediamo se l’azienda non rispetterà nuovamente questo accordo cosa faranno? Cederanno nuovamente ai ricatti aziendali e faranno si che,si potranno nuovamente diminuire il salario e i diritti pur di evitare i licenziamenti? Noi come Usb crediamo che ci siano altre strade da percorrere se non vogliamo diventare i lavoratori cinesi d ‘Europa e per questo ringraziamo i 127 lavoratori della Kme che hanno votato no ad un accordo infame rendendoci orgogliosi per il fatto che hanno capito le ragioni della nostra scelta e hanno apprezzato la nostra onestà .
Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione