Nefrologia, i servizi tra Novi e Tortona
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Marzia Persi - m.persi@ilnovese.info  
27 Aprile 2013
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Nefrologia, i servizi tra Novi e Tortona

Il primo reparto istituito fra gli ospedali di Novi e Tortona è stato quello di nefrologia e dialisi. Questa “unificazione” è avvenuta ante litteram nel 2009, ovvero quando i due nosocomi non erano ancora accorpati come oggi. A spiegarlo il dottor Mario Della Volpe.

Il primo reparto istituito fra gli ospedali di Novi e Tortona è stato quello di nefrologia e dialisi. Questa ?unificazione? è avvenuta ante litteram nel 2009, ovvero quando i due nosocomi non erano ancora accorpati come oggi. A spiegarlo il dottor Mario Della Volpe.

NOVI LIGURE – Il primo reparto istituito fra gli ospedali di Novi e Tortona è stato quello di nefrologia e dialisi. Questa “unificazione” è avvenuta ante litteram nel 2009, ovvero quando i due nosocomi non erano ancora accorpati come oggi.

“Tortona – spiega il dottor Mario Della Volpe (nella foto), direttore della struttura complessa dal marzo del 2008 – è stata aggregata a Novi nel luglio 2009. Il centro tortonese è più piccolo di quello novese e si chiama Cal (Centro assistenza limitata) ciò significa che c’è un medico tutti i giorni ma dopo le 15 il turno va avanti solo con personale infermieristico”. I pazienti seguiti a Tortona sono 33. Novi, invece, è il centro di riferimento nel quale si trova anche la degenza nefrologica. “A Novi – continua Della Volpe – il medico è presente tutti i giorni dalle 8 alle 19 e viene garantito sempre il soccorso”.


Al “San Giacomo” vengono seguiti 70 pazienti, di questi 12 fanno la dialisi peritoneale a domicilio. “Tale tipo di dialisi è stata introdotta nell’agosto 2010. La dialisi a domicilio è preferibile per alcuni pazienti e, comunque, ai fini dell’efficacia depurativa è sovrapponibile a quella effettuata in struttura”.

Aggiunge Della Volpe: “Seguiamo, inoltre, 11 pazienti con trapianto renale, tale attività è stata avviata tre anni fa. Prima queste persone venivano curate e seguite a Alessandria”. “La popolazione dializzata purtroppo cresce ogni anno con una incidenza del 3 per cento, ma questo è dovuto, sottolinea Della Volpe, al prolungamento della vita e alla riduzione della mortalità. L’insufficienza renale colpisce prevalentemente ipertesi e diabetici ultrasessantacinquenni. Ciò che si deve fare per questa fascia di popolazione a rischio è mettere in atto misure terapeutiche e controlli in modo da cercare di ridurre il numero di persone che vanno in dialisi. Ovviamente questo percorso è possibile grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale che ringrazio per il loro impegno”.

A Novi, poi, c’è un ambulatorio di nefrologia tre giorni a settimana e due giorni a settimana a Tortona. “A Novi – dice Della Volpe – è presente, una volta a settimana, un ambulatorio per pazienti con insufficienza renale avanzata che vengono seguiti in modo più intenso”. Per ridurre la nefropatia è necessario un controllo della pressione e del diabete.

“La nostra Regione – puntualizza ancora Della Volpe – è molto attiva nel campo della nefrologia. Vi sono due cattedre di nefrologia, una a Torino e l’altra a Novara. Ogni anno viene organizzato un corso di sei giorni per la nefrologia e dialisi e di cinque giorni per il trapianto dove vengono coinvolti tutti i reparti della regione. A livello regionale, poi, si tengono ogni mese convegni tematici. Naturalmente accanto a tutto ciò vi sono gli appuntamenti nazionali ed europei”.
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