Medici e volontari insieme per i piu’ bisognosi
Un presidio sanitario per gli indigenti e per chi non può rivolgersi all ospedale: questa lidea di Ada Geraldini Caraccia, presidente del gruppo di volontariato vincenziano
Un presidio sanitario per gli indigenti e per chi non può rivolgersi all? ospedale: questa l?idea di Ada Geraldini Caraccia, presidente del gruppo di volontariato vincenziano
«Ada Caraccia ha proposto un progetto per la costituzione di un presidio medico volontario che possa essere di aiuto e supporto alle persone che non possono rivolgersi alle strutture sanitarie – ha detto l’assessore agli Affari Sociali Felicia Broda – Parliamo dei senza fissa dimora o di persone fragili che non hanno spesso la consapevolezza della necessità di cura di disturbi fisici che sembrano poca cosa, come, ad esempio, un ascesso dentario».
Ha aggiunto Broda: «Anche le donne straniere manifestano la difficoltà di rivolgersi all’Asl, difficoltà legate sia all’emarginazione sociale sia alla poca dimestichezza con la lingua e la lettura delle indicazioni o controindicazioni dei farmaci. La presidente del gruppo vincenziano ha sottolineato la fattiva collaborazione con Rachida, mediatrice culturale dello sportello per gli immigrati». L’assessore Broda si è impegnata a contattare i medici di medicina generale per poi valutare la possibilità normativa di un progetto con una valenza così altamente sociale.
Durante la riunione si è anche parlato del corso per personale addetto all’uso del defibrillatore. Nei mesi scorsi si era tenuto un incontro al museo dei Campionissimi al quale aveva preso parte Beniamino Palenzona, responsabile del Pronto soccorso di Novi. «Grazie al corso sono stati formati cento tra istruttori sportivi e referenti delle società sportive novesi». Sono ancora poche le associazioni sportive, come la Novese, ad avere già in dotazione i defibrillatori.