Disabili ancora a piedi
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Sara Moretto - s.moretto@ilnovese.info  
10 Giugno 2013
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Disabili ancora a piedi

L'approvazione del Consorzio dei servizi alla persona ai mezzi del Cit potrebbe pero' giungere in mattinata. Intanto, la ditta Caniggia presenta il proprio ricorso al tar

L'approvazione del Consorzio dei servizi alla persona ai mezzi del Cit potrebbe pero' giungere in mattinata. Intanto, la ditta Caniggia presenta il proprio ricorso al tar

NOVI LIGURE – Potrebbe arrivare in mattinata, con l’incontro del Consorzio dei servizi alla persona con la dirigenza del Cit, la svolta attesa dai disabili novesi e dalle loro famiglie, per i quali gli ultimi quindici giorni sono stati segnati dal disagio. Circa due settimane fa, l’attività di trasporto verso il centro diurno era stata sospesa, dopo che il servizio era stato appaltato al Cit. Insomma, disabili lasciati a piedi. La motivazione? permettere al Csp una verifica generale delle condizioni di sicurezza dei due mezzi destinati al trasporto: quello ufficiale e un altro sostitutivo. Dopo giorni di mancato servizio, il Csp non ha ancora dato il via libera alla ripresa del trasporto.

L’ok arriverà in mattinata? L’incontro che si svolgerà a partire dalle 10.30 nella sede del Csp, ai giardini pubblici, avverrà non solo con la presenza della dirigenza del Cit, ma sotto gli occhi di alcuni tecnici dei settori assicurativo, legale e della motorizzazione. Sulla questione, ha parlato nei giorni scorsi il presidente del Cit, Federico Fontana, che afferma: «Siamo tranquilli, ora i mezzi sono idonei sotto ogni punto di vista ».

Il boccone amaro non va però proprio giù alla Caniggia, la ditta concorrente che, dopo aver gestito per una decina d’anni il servizio dei trasporti dei disabili novesi, ha ora presentato al Tar il ricorso contro la gara d’appalto aggiudicata al Cit. Spiega Luca Caniggia: «Il contratto prevedeva che, al di là di ogni motivazione, l’attività non venisse mai interrotta. Pertanto la realtà dei fatti indica che il Cit sarebbe già inadempiente».
La speranza per la giornata odierna è che si pensi principalmente a chi da quindici giorni paga il prezzo più alto: i disabili.

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