Rubato ‘Pulcinella’, mistero ai Campionissimi
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Gino Fortunato - redazione@ilnovese.info  
11 Giugno 2013
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Rubato ‘Pulcinella’, mistero ai Campionissimi

Sparita da due mesi l'antica marionetta della collezione Pallavicini, conservata al piano terra del museo novese. La notizia e' stata resa nota solo in questi giorni

Sparita da due mesi l'antica marionetta della collezione Pallavicini, conservata al piano terra del museo novese. La notizia e' stata resa nota solo in questi giorni

NOVI LIGURE – È giallo sul “Pulcinella” misteriosamente sparito dal Museo dei Campionissimi: la polizia municipale di Novi indaga sul furto commesso. Non sarebbero stati sottratti i cimeli sportivi conservati, ma una preziosa e antica marionetta di una collezione straordinaria donata alla città dai membri della famiglia Pallavicini, storici marionettisti liguri trapiantati nel Basso Piemonte da generazioni.

Proprio lo scorso anno, su interessamento del consigliere Biagio Zigrino e del funzionario comunale Giampiero Daffonchio, la famiglia Pallavicini aveva messo a disposizione l’intera collezione di marionette con un piccolo palco, copioni e altri storici documenti. Al materiale è stato riservato uno spazio al piano terreno, di fronte all’ingresso del museo.

Il furto della marionetta e di alcuni oggetti informatici sarebbe avvenuto almeno due mesi fa, ma soltanto adesso la notizia è trapelata. Le indagini sono concentrate sulla dinamica, ancora tutta da chiarire. Non sono state riscontrate tracce di scasso e l’autore del furto sapeva probabilmente che il piano terra del Ciclomuseo non è controllato da telecamere, posizionate invece nell’area esterna e al piano superiore dove sono collocati i cimeli dei grandi campioni del ciclismo, Fausto Coppi e Costante Girardengo su tutti.

«Stiamo cercando di fare piena luce su questo increscioso episodio – ha commentato l’assessore alla Cultura, Simone Tedeschi – L’area del museo è comunque sempre tenuta sotto controllo e proprio non riusciamo a capacitarci di questa sparizione. Di certo l’autore è una persona che ben conosce il museo e ha saputo eludere i sistemi di sicurezza. La polizia municipale sta conducendo le indagini e per il momento preferiamo non sbilanciarci. Confermo pertanto la scomparsa di una marionetta, del videoproiettore e di un lettore. Queste due apparecchiature non erano utilizzate, ma facevano ugualmente parte del patrimonio del museo. Stiamo pertanto intensificando la rete dei controlli affinché simili episodi non accadano mai più».

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