Moschea, confronto sempre piu’ serrato

NOVI LIGURE – Un manifesto e una raccolta di firme per dire no alla costruzione di un centro culturale islamico in città: la Lega Nord si schiera contro lo schema di convenzione approvato dal Comune lo scorso 23 maggio. Nel provvedimento, si ipotizza la futura vendita o la concessione del diritto di superficie di una non ancora identificata area nel territorio di Novi, idonea alla costruzione del centro islamico. “Noi non siamo contrari per principio, ma vogliamo che siano meglio precisate le intenzioni dei richiedenti”, dicono i leghisti.

“Da dove arrivano le ingenti somme indispensabili alla realizzazione di tale progetto? Chi controllerà le attività? Chi garantirà che il centro non subisca le sorti di tanti altri centri islamici sparsi sul territorio italiano, ove si parla e si insegna esclusivamente lingua araba, si professano esclusivamente cultura e religione islamica e si pratica l’intolleranza verso altre religioni?”, sono le domande che il Carroccio novese si pone. E i responsabili della sezione novese della Lega ci vanno giù ancora più duro: «Possiamo essere sicuri che la Jihad (guerra santa e diffusione della fede mediante la violenza) sia veramente bandita dal centro?».

Al centro della contestazione della Lega, comunque, c’è la convenzione firmata dal Comune, che comporterebbe solo oneri a carico della città. In realtà, nel documento si legge che “il Comune si impegna a valutare la possibilità di vendere o cedere in diritto di superficie, un’area insistente nel proprio territorio”. Insomma, l’amministrazione comunale ha promesso che ci avrebbe pensato su.
«Abbiamo chiesto chiarimenti al Comune e ci impegniamo a tenere alta l’attenzione sul tema del centro culturale islamico in base alle risposte che otterremo», concludono dalla Lega, invitando a firmare una petizione nei gazebo che saranno allestiti a Novi il 22 e il 29 giugno.