Riapre la Pernigotti
Allo stabilimento di viale Rimembranza, nei reparti non danneggiati riprende la produzione. Dopo la paura, rimangono i problemi: difficile procurarsi le nocciole tostate, una delle materie prime principali
Allo stabilimento di viale Rimembranza, nei reparti non danneggiati riprende la produzione. Dopo la paura, rimangono i problemi: difficile procurarsi le nocciole tostate, una delle materie prime principali
Dopo la paura, le prime rassicurazioni arrivano dall’ azienda: “Non prevediamo alcuna ripercussione sui lavoratori, poiché siamo assicurati per danni di questo tipo e abbiamo già ripreso le varie produzioni in tutti i reparti non coinvolti dall’incendio”.
Il problema principale riguarda però la disponibilità di una delle principali materie prime più utilizzate: le nocciole, indispensabili per la produzione del torrone, delle creme e del celebre il “Gianduiotto”. A causare l’incendio è stato, infatti, il surriscaldamento del «tostino», macchinario utilizzato per la tostatura di questi frutti. Mentre si studia come riavere le nocciole tostate, per superare questo ostacolo e ovviare alla mancanza del forno di tostatura, si prova a procedere usando gli di impianti ancora a disposizione.
“Ce la caveremo – continuano alla Pernigotti – Teniamo conto che dei mille metri quadrati interessati dall’incendio ci sono aree danneggiate in maniera blanda. Per cui anche in questo caso nutriamo più che la speranza la certezza che la riorganizzazione possa avvenire in tempi rapidi, diciamo in tre settimane”. Sfumata l’ipotesi di i magazzini dell’azienda lungo la Novi-Serravalle, alla Barbel- lotta, proprio vicino alla concorrente Novi Elah Dufour.