Ilva, il decreto arriva alla Camera
Il 'Salva Ilva' entra a Montecitorio con importanti novita'. Tra le altre, la trasformazione in stabilimenti di interesse strategico nazionale di tutti i siti dell'azienda, tra cui Novi
Il 'Salva Ilva' entra a Montecitorio con importanti novita'. Tra le altre, la trasformazione in stabilimenti di interesse strategico nazionale di tutti i siti dell'azienda, tra cui Novi
ROMA – È approdato ieri, lunedì 8 luglio, in aula alla Camera il decreto legge dal titolo “Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale”.
Si tratta, in sostanza, del decreto “Salva Ilva”, col quale a giugno il Consiglio dei ministri ha disposto il commissariamento dell’azienda. Rispetto a come veniva approvato dal Consiglio dei ministri, il decreto è arrivato in aula a Montecitorio con rilevanti novità. In primo luogo, è previsto che vengano dichiarati stabilimenti di interesse strategico nazionale tutti i siti dell’Ilva e quindi non solo Taranto ma anche Genova, Novi Ligure, Racconigi, Patrica e Marghera.
Il decreto prevede l’aumento del numero degli addetti degli stabilimenti industriali ritenuti di interesse strategico nazionale, che passano così da 207 a mille.
Sono state inoltre chiarite più dettagliatamente, le circostante che portano al commissariamento di un’azienda, ovvero quando l’inosservanza delle prescrizioni dell’Aia abbia portato “pericolo grave e rilevante per l’integrità dell’ambiente e della salute”. Inoltre, si sottolinea come non basti una violazione all’Aia per arrivare a tale provvedimento, ma ci si deve trovare di fronte a inadempienze reiterate per far scattare il commissariamento. Altra novità del decreto, ad accertare le violazioni saranno l’Ispra e le Agenzie regionali per la protezione ambientale.
Inoltre, è previsto che il commissario riferisca dell’andamento aziendale non solo al legale rappresentante della societá ma anche del titolare dell’impresa e del socio di maggioranza. Altro compito del commissario sarà garantire la massima trasparenza nell’informazione della cittadinanza. Infine, con la conversione in legge, è previsto che cessi le sue funzioni il garante dell’Aia all’Ilva, ovvero l’ex procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito.
Un primo commento è arrivato da Claudio De Vincenti, sottosegretario allo Sviluppo Economico, durante la discussione in corso alla Camera dei deputati sul decreto Ilva: “Il testo ha mantenuto l’ispirazione originaria, chiarendone meglio i limiti e le condizioni ‘a contorno’, ovvero il modo in cui l’azione del commissario debba esercitarsi. Il Governo ritiene che il testo uscito dalla Commissione sia un passo avanti molto importante”.