Tassa rifiuti, e’ scontro tra Carbone e Scaiola
Mentre si scalda il conflitto tra il sindaco e il consigliere Pdl per il pagamento dell'imposta, ce' chi pensa bene di abbandonare la spazzatura dove capita
Mentre si scalda il conflitto tra il sindaco e il consigliere Pdl per il pagamento dell'imposta, ce' chi pensa bene di abbandonare la spazzatura dove capita
Ora Scaiola è preoccupato che i cittadini che hanno fatto il proprio dovere debbano “coprire”, con le proprie tasse, il buco causato dai disonesti. Ma facciamo un passo indietro. Nel 2007 il Comune di Serravalle ha stipulato con Acos Ambiente una disciplinare per la riscossione della Tia, la nuova tariffa sui rifiuti. Nel 2010, poi, la riscossione della Tia è tornata in capo al Comune. Rimanevano però delle somme che Acos Ambiente non era riuscita a incassare: 547 mila euro, che sarà il Comune a cercare di recuperare.
L’amministrazione comunale, entro il 2015, si è per contro impegnata a pagare a Acos Ambiente 473 mila euro, per i costi di raccolta dei rifiuti sostenuti dalla società novese. Per Carbone, la transazione conclusa con Acos Ambiente è stato “un provvedimento giusto ed equo per tutti, vicino agli interessi del Comune e dei cittadini”. Il primo cittadino spiega inoltre che “chi ha sempre pagato le tasse non verrà penalizzato, mentre gli evasori verranno perseguiti legalmente”.
Le perplessità di Scaiola e del suo gruppo “Alleanza Civica” riguardano soprattutto la mancata comunicazione del provvedimento durante il consiglio comunale del 26 aprile scorso, e la pubblicazione tardiva all’interno dell’albo pretorio di una delibera di giunta adottata a gennaio e pubblicata tre mesi dopo, il 23 aprile. “L’opposizione non è stata adeguatamente informata circa la vertenza tra Acos Ambiente e Comune e il rischio di uno squilibrio nel bilancio comunale è alto”, afferma Scaiola.
La risposta di Carbone non si è fatta attendere: “L’intera documentazione è sempre stata a disposizione dell’opposizione, bastava chiedere”.