Imu, tassa non versata per un milione e mezzo
Il dato e' riferito all'anno scorso. Tra i 'cattivi pagatori' non solo cittadini, ma anche attivita' produttiva. Parodi: 'Alla festa patronale serrande abbassate. I negozianti non erano in ferie, avevano chiuso prima e per sempre'
Il dato e' riferito all'anno scorso. Tra i 'cattivi pagatori' non solo cittadini, ma anche attivita' produttiva. Parodi: 'Alla festa patronale serrande abbassate. I negozianti non erano in ferie, avevano chiuso prima e per sempre'
NOVI LIGURE – Non versato Imu per circa milione e mezzo di euro: questo l’inquietante dato, riferito al 2012, presentato dall’ufficio Tributi nel corso dell’ultima seduta di giunta. Ad iscriversi nei “cattivi pagatori” non sarebbero però solamente i cittadini, ma anche le attività produttive. Sulla questione si è espresso l’assessore al Commercio, Paolo Parodi: “La situazione è sotto gli occhi di tutti. Lo abbiamo notato in particolar modo alla festa patronale, quando ad animare la notte bianca sono stati anche i commercianti del centro storico. Credo che mai, in passato, si siano viste tante saracinesche abbassate. Non certo perché gli esercenti fossero andati in ferie.
Tradizionalmente a Novi le vacanze dei commercianti, di cui anche io sono un rappresentante, cominciavano sempre dopo la fiera della Madonna della Neve. La verità è che tutti quei negozianti le saracinesche le avevano abbassate prima e non le rialzeranno, purtroppo, nemmeno a settembre. – Continua – Stessa situazione in periferia, nelle zone industriali e artigianali come il Cipian e strada per Bosco Marengo. Negli ultimi mesi non sono certo passate sotto silenzio le chiusure di aziende che davano lavoro a centinaia di novesi. Penso al Sama, alla Tessilnovi, alla Marcegaglia e alla miriade di piccole aziende. Il tutto si sta riversando a cascata sul cittadino”.
Per fornire un “paracadute”, probabilmente destinato a rimanere teoria, è contenuto nella proposta del consigliere comunale Francesco Sofio, il quale con una mozione ha lanciato la proposta di istituire un fondo di aiuto per i cittadini che, appartenendo alle fasce più deboli, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, potrebbero trovarsi nell’impossibilità di versare la tassa. Sulla proposta si è espresso Parodi: “Encomiabile ma difficilmente fattibile. Le ‘fasce deboli’, oggi, non sono più i cittadini che hanno perso il lavoro, ma anche chi dà lavoro”.