Fermati i truffatori della frutta
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Sara Moretto - s.moretto@ilnovese.info  
22 Agosto 2013
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Fermati i truffatori della frutta

La polizia municipale di Serravalle ha individuato i due soggetti che da mesi venivano segnalati come autori di raggiri operati, particolarmente ai danni di persone anziane. Dato che nessuna delle vittime ha denunciato i due uomini, i malviventi sono stati rilasciati

La polizia municipale di Serravalle ha individuato i due soggetti che da mesi venivano segnalati come autori di raggiri operati, particolarmente ai danni di persone anziane. Dato che nessuna delle vittime ha denunciato i due uomini, i malviventi sono stati rilasciati

SERRAVALLE SCRIVIA – Nella giornata di ieri, mercoledì 21 agosto, la polizia municipale di Serravalle Scrivia, individuava e fermava i due soggetti che da mesi venivano segnalati quali autori di truffe a danni di ignari acquirenti, prevalentemente persone anziane.

Il trucco utilizzato dai due uomini, due fratelli di 29 e 21 anni nativi di Acerra ma residenti ad Asti, con numerosi precedenti penali a loro carico, era sempre il medesimo: avvicinare le persone a bordo di un piccolo autocarro, proporre l’acquisto a prezzi particolarmente convenienti di frutta e verdura e infine, nel corso della vendita, attuare il raggiro. Come? Confondendo la vittima con articolate e complesse proposte di scambio di denaro, sempre particolarmente fruttuose per i due soggetti.

Forse complice la vergogna dei soggetti truffati a denunciare il fatto del quale si sono rotrovati vittime, nonostante le diverse segnalazioni ricevute nel corso dei mesi scorsi, nessuno ha denunciato i due uomini e quindi i malviventi, dopo le attività di routine, sono stati rilasciati con a loro carico unicamente il divieto di ritorno nel territorio del Comune di Serravalle Scrivia per tre anni.

La polizia municipale, prendendo ad esempio questo caso, intende ricordare a tutti come il reato di truffa sia perseguibile a querela di parte. “Invitiamo chiunque subisca episodi criminali a rivolgersi sempre e comunque alle Forze dell’Ordine per consentire l’esercizio dell’azione penale: spesso la mancanza di querela – spiega il comandante, Ezio Bassani – impedisce infatti di procedere efficacemente nei confronti di persone che, come nel caso in oggetto, compiono gesti delittuosi e alla polizia altro non resta che adottare misure di prevenzione che spesso non sono risolutive del problema”.

 

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