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Festa della montagna, minestrone, fagiolane e solidarietà
Specialità gastronomiche e solidarietà alla tradizionale Festa della Montagna di Dova Superiore dove tra i fornelli da 25 anni c'è il parroco e i volontari del paese
Specialità gastronomiche e solidarietà alla tradizionale Festa della Montagna di Dova Superiore dove tra i fornelli da 25 anni c'è il parroco e i volontari del paese
L’infaticabile Parroco Don Luciano Maggiolo e gli altrettanto infaticabili volontari della Festa hanno allestito la grande tavola nell’area attrezzata.
La santa messa delle 11 è il momento “ufficiale” di inizio della giornata. Dopo, nell’ampio spazio retrostante la chiesa, coperto ed utilizzabile anche in caso di maltempo, vengono servite le tradizionali specialità della festa: l’ormai leggendario “minestrone di Dova”, accompagnato, a pranzo, dal saporito spezzatino, e a cena, da un altro “piatto forte” della cucina montanara: trippa con fagiolane.
Il parroco e gli abitanti di Dova attribuiscono alla festa un significato che va al di là della semplice sagra, sia nelle modalità che negli obiettivi. Infatti la festa è aperta a tutti gli amici che contribuiscono spontaneamente la festa con musiche e balli, mentre il ricavato – dedotte le spese vive – sarà devoluto interamente in beneficenza, non solo per la parrocchia di San Martino, ma allargando l’orizzonte anche ad altre realtà parrocchiali dell’alta Val Borbera e al mondo intero, grazie alla collaborazione con la Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Vignole Borbera, che garantisce da anni l’assistenza alla manifestazione, e con il Progetto “Dream” della Comunità di Sant’Egidio, che in molti Paesi africani assicura un futuro dignitoso ai bambini, liberandoli dall’incubo di nascere già malati di Aids.