Benedicta, possono riprendere i lavori
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27 Agosto 2013
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Benedicta, possono riprendere i lavori

Con l'approvazione del progetto esecutivo, potrebbero riprendere in tempi relativamente brevi i lavori per la realizzazione del Centro di documentazione della Benedicta. Ma resta ancora l'incognita del secondo lotto per il quale mancano i finanziamenti

Con l'approvazione del progetto esecutivo, potrebbero riprendere in tempi relativamente brevi i lavori per la realizzazione del Centro di documentazione della Benedicta. Ma resta ancora l'incognita del secondo lotto per il quale mancano i finanziamenti

BOSIO – La giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, ha approvato nelle scorse settimane il progetto esecutivo per la ripresa dei lavori al Centro di documentazione della Benedicta, interrotti a sueguito di un contenzioso con la ditta appaltatrice e della revoca dell’incarico da parte della Provincia che, ora, annuncia, si rilgerà ai legali per l’ottenimento delle penali. 
“L’approvazione del progetto esecutivo è propedeutico all’assegnazione dei lavori alla ditta seconda classificata. Se questa non avesse intenzione di prendere in carico l’opera di realizzazione del Centro di documentazione, che nasce dalle rovine della cascina distrutta durante la guerra e in cui morirono tanti giovani, si dovrà procedere con un nuovo bando di gara”, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici della Provincia Graziano Moro.
L’opera, finanziata per 750 mila euro dalla Regione Piemonte, prevede la costruzione di un immobile per la conservazione e l’esposizione di  tutti i documenti storici relativi all’eccidio del 1944.
Appaltata due anni fa ad una ditta di Genova, la Csg, con un ribasso su baste d’asta del 19,853%, ha subito un brusco stop a seguito delle difficoltà della ditta. “La ditta che aveva vinto l’appalto aveva accumulato una serie di ritardi nell’esecuzione dei lavori ed è poi fallita. Come Provincia, faremo sicuramente ricorso per ottenere tutte le penali. Ma restava il problema di proseguire e terminare almeno il primo lotto”, prosegue Moro. Le fondamenta dell’immobile sono state gettate, ma manca ancora la copertura, gli impianti, parte del tetto.
Resta, poi, da realizzare il secondo lotto, ulteriori 670 mila euro che, al momento, non si vedono: “visto il periodo di crisi, dubito che la Regione abbia al momento le risorse per finanziarlo. Si spera in contributi da parte di fondazioni bancarie o fondazioni private. Si aprirà, poi, anche il problema delle gestione che dovrà essere affidata ad una associazione che ne garantisca non solo il mantenimento ma anche la presenza e la fruizione al pubblico del materiale e dell’area espositiva”.
Il progetto di un Centro di documentazione davanti al sacrario dedicato ai morti della Benedicta era stato fortemente voluto dall’associazione Memoria delle Benedicta e dagli enti che ne fanno parte. Ha una superficie di 412 metri quadrati, con spazio espositivo permanente di 212 metri per le attività di ricerca, sala riunioni, ufficio con archivio e zona servizi, una zona reception, una sala conferenze, con 95 posti da destinarsi anche alle attività didattiche per le scuole.  
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