Terzo valico, via ai lavori dal 10 settembre. Sindaci: ‘Prima le risposte’
Il Cociv ha posticipato di una settimana l'avvio degli scavi nella gallaria di servizio a Voltaggio. Quasi immediata la replica dei primi cittadini. Repetto: 'Tutti daccordo nel ritenere che si debba attendere che il protocollo amianto e lo studio sulla tutela delle fonti siano del tutto definiti'
Il Cociv ha posticipato di una settimana l'avvio degli scavi nella gallaria di servizio a Voltaggio. Quasi immediata la replica dei primi cittadini. Repetto: 'Tutti daccordo nel ritenere che si debba attendere che il protocollo amianto e lo studio sulla tutela delle fonti siano del tutto definiti'
Che cosa ne pensano però i sindaci che a marzo, insieme alla Provincia, hanno sottoscritto la richiesta di moratoria del Terzo valico? Il documento, inviato al governo e ancora in attesa di risposta, contiene pressanti interrogativi su temi come l’amianto, la tutela delle fonti, la logistica e il trasporto su ferrovia dello smarino. Un primo riscontro, negativo, è arrivato dal primo cittadino di Voltaggio.
“Che senso ha – chiede Lorenzo Repetto – cominciare a scavare in fretta quando ancora si deve comprendere con chiarezza quali saranno i siti di conferimento dello smarino? Proprio il 10 settembre a tal proposito ci sarà a Torino una Conferenza dei servizi che valuterà le integrazioni richieste al Cociv sul piano cave. Come sindaci siamo tutti d’accordo nel ritenere che si debba attendere che il protocollo amianto e lo studio sulla tutela delle fonti siano del tutto definiti. Lo scavo deve avvenire nella più totale sicurezza per chi lavora e per i cittadini e quindi le ipotesi di Spinetta e Rondissone non sono accettabili proprio perché non si hanno tutte le certezze sul materiale che verrà messo nei camion”. Sindaci contrari dunque, almeno finché non si avranno risposte su amianto e fonti.