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Redazione - novionline@novionline.net  
29 Agosto 2013
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Terzo valico, via ai lavori dal 10 settembre. Sindaci: ‘Prima le risposte’

Il Cociv ha posticipato di una settimana l'avvio degli scavi nella gallaria di servizio a Voltaggio. Quasi immediata la replica dei primi cittadini. Repetto: 'Tutti d’accordo nel ritenere che si debba attendere che il protocollo amianto e lo studio sulla tutela delle fonti siano del tutto definiti'

Il Cociv ha posticipato di una settimana l'avvio degli scavi nella gallaria di servizio a Voltaggio. Quasi immediata la replica dei primi cittadini. Repetto: 'Tutti d’accordo nel ritenere che si debba attendere che il protocollo amianto e lo studio sulla tutela delle fonti siano del tutto definiti'

TERZO VALICO – “In Val Lemme sono in corso i monitoraggi chiesti dal protocollo amianto. Finita questa prima fase si potrà scavare, si prevede a partire dal 10 settembre”. Così dal Cociv è stata comunicata l’intenzione di rinviare di una settimana l’avvio dello scavo nella galleria di servizio del Terzo valico a Voltaggio, autorizzata dal ministero dell’Ambiente il mese scorso insieme alla cantierizzazione prevista nel primo lotto. Il consorzio in precedenza aveva annunciato per i primi giorni di settembre il momento in cui le ruspe dentro il tunnel scavato negli Anni ’90 avrebbero acceso i motori.

Che cosa ne pensano però i sindaci che a marzo, insieme alla Provincia, hanno sottoscritto la richiesta di moratoria del Terzo valico? Il documento, inviato al governo e ancora in attesa di risposta, contiene pressanti interrogativi su temi come l’amianto, la tutela delle fonti, la logistica e il trasporto su ferrovia dello smarino. Un primo riscontro, negativo, è arrivato dal primo cittadino di Voltaggio.

“Che senso ha – chiede Lorenzo Repetto – cominciare a scavare in fretta quando ancora si deve comprendere con chiarezza quali saranno i siti di conferimento dello smarino? Proprio il 10 settembre a tal proposito ci sarà a Torino una Conferenza dei servizi che valuterà le integrazioni richieste al Cociv sul piano cave. Come sindaci siamo tutti d’accordo nel ritenere che si debba attendere che il protocollo amianto e lo studio sulla tutela delle fonti siano del tutto definiti. Lo scavo deve avvenire nella più totale sicurezza per chi lavora e per i cittadini e quindi le ipotesi di Spinetta e Rondissone non sono accettabili proprio perché non si hanno tutte le certezze sul materiale che verrà messo nei camion”. Sindaci contrari dunque, almeno finché non si avranno risposte su amianto e fonti.