Il Cit incassa la fiducia dai Comuni, entro settembre la gara per il partner
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Redazione - redazione@ilnovese.info  
3 Settembre 2013
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Il Cit incassa la fiducia dai Comuni, entro settembre la gara per il partner

Il Cit si privatizzerebbe almeno del 40 per cento, mantenendo la maggioranza pubblica delle quote. La gara d’appalto doveva essere espletata alla fine del 2012, ma alcuni Comuni soci, come Voltaggio e Arquata, hanno obiettato il valore delle quote, triplicate

Il Cit si privatizzerebbe almeno del 40 per cento, mantenendo la maggioranza pubblica delle quote. La gara d’appalto doveva essere espletata alla fine del 2012, ma alcuni Comuni soci, come Voltaggio e Arquata, hanno obiettato il valore delle quote, triplicate

NOVI LIGURE – Non si è del tutto sciolta la riserva espressa da alcuni Comuni, circa il valore delle quote azionarie che entro quest’anno dovrebbero, secondo la legge, essere cedute dal Cit a un partner privato, tramite gara d’appalto. Il Cit si privatizzerebbe almeno del 40%, mantenendo la maggioranza pubblica delle quote. La gara d’appalto doveva essere espletata alla fine del 2012, ma alcuni Comuni soci, come Voltaggio e Arquata, hanno obiettato il valore delle quote da cedere che da 547 mila euro di valore stimato inizialmente, sarebbe lievitato a oltre un milione e mezzo, secondo l’analisi dei revisori dei conti del consorzio.

La gara d’appalto si farà comunque e molto presto – precisa Paolo Moncalvo del Cda del Cit. – Non è necessario l’avallo di tutti i Comuni soci. Voltaggio e Arquata hanno ugualmente firmato, pur esprimendo legittime riserve e proposte. Per cui abbiamo dato incarico al Comune di Novi, capofila dei Comuni consorziati, di procedere già entro settembre alla gara d’appalto. Siamo fiduciosi che il nuovo partner possa essere operativo all’inizio del 2014”.

Il Cit pensa di rimandare con il prossimo (o probabile) partner, l’acquisto dei minibus elettrici che rappresentavano sino all’anno scorso un punto fermo dell’attuale gestione, che puntava alla riduzione degli agenti inquinanti nel centro storico e al risparmio energetico. “L’acquisto dei minibus è un personale cavallo di battaglia – prosegue Moncalvo – che ci consentirebbe di risparmiare sul carburante, per quanto riguarda i servizi di trasporto del concentrico urbano. Tuttavia i minibus non sono al momento una priorità, in quanto stiamo avviando una ristrutturazione completa dell’assetto consortile partendo dalla salvaguardia dell’occupazione”.
Nei mesi passati, come partner, c’era stato l’interessamento del gruppo Gtt di Torino, ma non è escluso che altre aziende possano puntare a entrare nella costituenda società di trasporti.

 

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