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Cementir, si apre uno spiraglio con il cemento ignifugo
Nuovi "segnali di speranza" per il mantenimento dello stabilimento Cementir ad Arquata Scrivia, nonostante dall'incontro davanti al ministero del Lavoro a Roma, abbia portato ad un nulla di fatto. Contemporaneamente, in Regione, Cementir ha incontrato Cociv per la fornitura di conci ignifughi legati al Terzo Valico
Nuovi "segnali di speranza" per il mantenimento dello stabilimento Cementir ad Arquata Scrivia, nonostante dall'incontro davanti al ministero del Lavoro a Roma, abbia portato ad un nulla di fatto. Contemporaneamente, in Regione, Cementir ha incontrato Cociv per la fornitura di conci ignifughi legati al Terzo Valico
ARQUATA SCRIVIA – Nuovi “segnali di speranza” per il mantenimento dello stabilimento Cementir ad Arquata Scrivia, nonostante dall’incontro davanti al ministero del Lavoro a Roma, dove è in corso la vertenza tra azienda e sindacati sulla mobilità, abbia portato ad un nulla di fatto. Questa volta lo “spiraglio”, per usare le parole del sindacato, arriva da Torino dove, nel frattempo, si è nuovamente riunito il tavolo tecnico alla presenza della Provincia e della Regione e, questa volta, anche di Cociv. Un lavoro di “salvataggio”, quindi, giocato su più fronti, nella capitale, dove il gruppo Cementir ha sede, e a livello locale dove le istituzioni si sono giocate la carta del Terzo Valico.
Cementi potrebbe infatti fornire a Cociv, consorzio di imprese costituito per la realizzazione dell’opera, un particolare tipo di manufatto in cemento.
“La ristrutturazione aziendale della Cementir Italia potrebbe rivedere la proposta di disimpegno verso il territorio piemontese (stabilimento di Arquata Scrivia con 70 dipendenti) in considerazione della necessità di rifornire l’infrastruttura ferroviaria che il consorzio CoCiV si accinge a realizzare, di manufatti in cemento Sr, ossia di cemento ad elevata resistenza ai solfati così come veniva richiesto nel Capitolato Speciale di progetto redatto da parte di Rfi”, si legge nel verbale firmato al termine della riunione.
E’ presto forse per brindare alla salvezza, “ma l’azienda ha manifestato soddisfazione per i risultati raggiunti nei tavoli tecnici”, sottoliena Massimo Cogliandro, funzionario Fillea Cgil. A fianco alla fornitura dei manufatti, si aprirebbe anche il fronte della ricerca: “a breve verrà promosso un incontro tra i tecnici di Cementir Italia con il direttore Regionale all’innovazione, e sviluppo energetico sostenibile affinchè la Regione Piemonte possa sviluppare un percorso a sostegno degli studi in atto da parte della Cementir finalizzati alla produzione certificata di un innovativo cemento ignifugo per la produzione di conci prefabbricati”.
I tempi sono stretti: entro 10 giorni saranno avviati confronti tecnici tra Cociv e Cementir mentre entro la fine del mese si terrà un primo tavolo ristretto per la promozione degli interventi a favore del territorio interessato dall’infrastruttura strategica. “Considerato che il cemento d’alto forno presenta costi ambientali inferiori di 2/3 in termini di CO2 emessa per la sua produzione rispetto al Portland e che la sede dello stabilimento di Arquata Scrivia è dotato di un esistente impianto ferroviario, si ritiene utile sondare la potenzialità della proposta anche per i possibili vantaggi ambientali apportati alla realizzazione del terzo valico ferroviario dei Giovi”.Per ora il verbale siglato in Regione non è ancora trasformato in accordo, in sede romana. “E’ intervenuta anche una questione tecnica – dicono i sindacati – poiché il ministero ha ricevuto il verbale di mancato accordo, relativo all’ultimo incontro, solo il 29 agosto. Ci si riunirà nuovamente a Roma, davanti al Ministero, il prossimo 19 settembre”.
Si confida, ora, nel raggiungimento di un accordo, il prossimo 19 settembre, passando attraverso un periodo di cassa integrazione per i 72 dipendenti e di una riconversione dello stabilimento che tornerebbe ad essere un centro di macinazione, mentre il forno – già dismesso – resterebbe chiuso.
“Come Provincia il nostro obiettivo è quello di mentenere la presenza dello stabilimento sul territorio e su questo ci siamo e continueremo ad impegnarci. Cementir, grazie ad un prodotto innovativo, potrebbe trovare spazio nella delicata partita del Terzo Valico”, conclude l’assessore al Lavoro Cesare Miraglia.