Libarna, svelata la porta Sud
Nell'aprile 2011 la Sovrintendenza ai beni archeologici del Piemonte diede l'avvio al progetto per riportare alla luce l'antica entrata della citta' romana. Ora, i risultati di due anni di studi e lovoro, gli importanti reperti emersi dagli scavi saranno portati alla luce e resi noti alla cittadinanza
Nell'aprile 2011 la Sovrintendenza ai beni archeologici del Piemonte diede l'avvio al progetto per riportare alla luce l'antica entrata della citta' romana. Ora, i risultati di due anni di studi e lovoro, gli importanti reperti emersi dagli scavi saranno portati alla luce e resi noti alla cittadinanza
La datazione di questo accesso, di cui nei secoli si erano perse le tracce, è attorno al I secolo avanti Cristo e l’inizio del I secolo dell’era cristiana. La scoperta di questo reperto è costata molti anni di fatica e di ricerche. Furono eseguiti 28 scavi senza esito, portando alla luce pochi resti di scarso interesse storico, come muri di confine, resti di costruzioni, ma nessuna architettura di pregio. Finché, proprio il ventinovesimo sondaggio, fece emergere questa struttura complessa costituita dai muri portanti di un ingresso e che sorge all’imbocco della valle.
La sua posizione fa credere che un tempo potesse avere la funzione di accogliere i flussi commerciali e i viandanti in arrivo da Genova o comunque dal Sud Italia. Nella giornata di domani, sabato 7 settembre, alle 10.00, presso la Suissa, funzionari della Sovrintendenza posizioneranno la tavola illustrativa del reperto, una sorta di “guida” permanente. Alle 16.00, a Libarna, sarà offerta una degustazione di vino Timorasso e alle 17.30 saranno presentati i restauri dei reperti architettonici in pietra di età romana donati allo Stato da Licio Claudio Lombardini. Visite guidate all’area archeologica sono previste alle ore 15.00,16.30 e 18.00.