Centro storico invaso dai cavi
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Redazione - redazione@ilnovese.info  
11 Settembre 2013
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Centro storico invaso dai cavi

Quelli del telefono attorcigliati, intrecciati e annodati ai loro 'cugini' elettrici. Una situazione che contrasta le norma Cei in materia. L'assessore Garassino: 'Indubbio il problema estetico. Una volta le compagnie dei servizi pubblici, come appunto Enel e Telecom, agivano senza chiedere alcuna autorizzazione al Comune'

Quelli del telefono attorcigliati, intrecciati e annodati ai loro 'cugini' elettrici. Una situazione che contrasta le norma Cei in materia. L'assessore Garassino: 'Indubbio il problema estetico. Una volta le compagnie dei servizi pubblici, come appunto Enel e Telecom, agivano senza chiedere alcuna autorizzazione al Comune'

NOVI LIGURE – Nel centro storico, tra palazzi dipinti e porfido dissestato, si può ammirare anche il quadro dei cavi telefonici e dell’energia elettrica, conviventi in una promiscuità che fa discutere. Osservando le facciate dei palazzi di via Roma è inevitabile chiedersi se i cavi telefonici, quelli per alimentare gli altoparlanti e quelli dell’Enel, possano affiancarsi, annodarsi strettamente e penzolare insieme senza incorrere nella disapprovazione del legislatore.

Una norma Cei ha stabilito le caratteristiche di isolamento da rispettare, affinché cavi per segnali in “classe 0”, quali i telefonici, e quelli elettrici, possano essere posati insieme senza adottare particolari accorgimenti. I cavi telefonici dovrebbero essere sempre separati da quelli elettrici. In via Roma la situazione è ben diversa, con rischio di dispersione e interferenze. “La situazione dei cavi nel centro storico ha radici vecchie e profonde – risponde il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Enzo Garassino – perché una volta le compagnie dei servizi pubblici, come appunto Enel e Telecom, agivano senza chiedere alcuna autorizzazione al Comune”.

Indubbiamente i fili volanti e promiscui arrecano problemi di carattere estetico e nel corso degli ultimi lavori eseguiti dal Comune, gli impianti sono stati installati sottotraccia. Così avverrà in futuro, ma pur predisponendo un piano attraverso i nostri uffici, questa situazione non potrà essere risolta in tempi brevi, anche perché occorrerebbero finanziamenti che al momento non ci sono”, conclude Garassino.
Il Comune potrebbe però emettere ordinanze proprio nei confronti delle compagnie responsabili, affinché provvedano a risolvere il problema soprattutto per ragioni di sicurezza.

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