Lega Nord: “Un referendum sulla realizzazione del centro culturale islamico”
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Sara Moretto - s.moretto@ilnovese.info  
12 Ottobre 2013
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Lega Nord: “Un referendum sulla realizzazione del centro culturale islamico”

La richiesta arriva dalla sezione novese Oriana Fallaci: interpellare la cittadinanza e “sospendere tutti i procedimenti sino alla conclusione del referendum ed alla più approfondita conoscenza dei fatti”

La richiesta arriva dalla sezione novese Oriana Fallaci: interpellare la cittadinanza e ?sospendere tutti i procedimenti sino alla conclusione del referendum ed alla più approfondita conoscenza dei fatti?

NOVI LIGURE – Alla fine del mese di settembre, nonostante mancasse ancora l’ufficialità, la decisione di collocare il centro islamico nella zona industriale di via Ovada sembrava aver messo un punto alla questione moschea. Ma la Lega non ci sta. Dalla sezione novese Oriana Fallaci è arrivata la richiesta di un referendum popolare che esprima la volontà dei cittadini in merito alla questione.

“L’Assessore Broda sostiene che l’iniziativa è stata approvata dalla Giunta e condivisa dalla cittadinanza.- Spiegano dalla Lega – Ma quale parte della cittadinanza? Forse quella interessata alla realizzazione? Non tutti i componenti della Giunta hanno approvato la deliberazione: ne dobbiamo dedurre che neanche nella compagine di governo della città i pareri sono unanimi sull’argomento”.

Nasce così la proposta di un referendum popolare, a cui si aggiunge la domanda di poter esaminare gli atti inerenti il cambio di destinazione del terreno scelto per ospitare il centro culturale islamico, un documento che contenga “le motivazioni che hanno sorretto la scelta dell’area, le modalità di attuazione del cambio di destinazione urbanistica, le implicazioni di carattere economico – patrimoniale e le relazioni, i verbali e i resoconti che provino come la bozza di convenzione sia stata condivisa con la cittadinanza”.

Il timore principale è che “nel contesto cittadino l’iniziativa sia stata fatta passare sotto silenzio”. Alla domanda di interpellare la cittadinanza si aggiunge infine quella di “sospendere tutti i procedimenti sino alla conclusione del referendum ed alla più approfondita conoscenza dei fatti”.

 

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