Condannato per calunnia e molestie, un anno e sei mesi per Pagone
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
17 Ottobre 2013
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Condannato per calunnia e molestie, un anno e sei mesi per Pagone

L'uomo era finito sotto processo dopo che, nel 2007, nonostante sapesse dell'innocenza delle persone coinvolte, con una denuncia aveva accusato la madre della sua ex fidanzata, Anna Giangaspero, di Vignole Borbera, di aver organizzato con altri un'attività di prostituzione, anche minorile

L'uomo era finito sotto processo dopo che, nel 2007, nonostante sapesse dell'innocenza delle persone coinvolte, con una denuncia aveva accusato la madre della sua ex fidanzata, Anna Giangaspero, di Vignole Borbera, di aver organizzato con altri un'attività di prostituzione, anche minorile

NOVI LIGURE – Un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) per Francesco Pagone, 29 anni, di Novi, accusato di calunnia e molestie in maniera continuata. Era finito sotto processo dopo che, nel 2007, nonostante sapesse dell’innocenza delle persone coinvolte, con una denuncia aveva accusato la madre della sua ex fidanzata, Anna Giangaspero, di Vignole Borbera, di aver organizzato con altri un’attività di prostituzione, anche minorile, coinvolgendo i figli e altri soggetti, e riprendendo i presunti incontri.

In seguito alle denunce i carabinieri di Arquata avevano perquisito l’abitazione della Giangaspero alla ricerca di materiale pedopornografico e portato la figlia in caserma, dove era stata interrogata da un magistrato. Dalle indagini era emersa però la totale infondatezza delle accuse, per questo Pagone era stato a sua volta denunciato e rinviato a giudizio.

Era anche accusato di aver molestato con chiamate sul telefono di casa, sul cellulare e con sms l’ex fidanzata. La ragazza sarebbe stata insultata sul treno per Alessandria e seguita al lavoro Il giudice ha rinviato in sede civile la quantificazione del danno a favore della Giangaspero, parte civile con l’avvocato Paolo Bonanni di Genova. Pagone era difesa da Daniele Amapane di Novi. Il pm aveva chiesto una condanna a due anni e quattro mesi.

 

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