Stangata per i gaviesi, aumentano Imu e Tares
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
22 Ottobre 2013
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Stangata per i gaviesi, aumentano Imu e Tares

Aumentate nel consiglio comunale le nuove aliquote. Nocoletta Albano: “Siamo obbligati a intervenire sull'Imu a causa dei pesanti tagli statali al nostro Comune, tra 100 e 170 mila euro per il 2013”.

Aumentate nel consiglio comunale le nuove aliquote. Nocoletta Albano: “Siamo obbligati a intervenire sull'Imu a causa dei pesanti tagli statali al nostro Comune, tra 100 e 170 mila euro per il 2013”.

GAVI – Stangata sulla tassa rifiuti e Imu in aumento a Gavi. Nel Consiglio comunale di ieri pomeriggio, lunedì 21 ottobre,  la maggioranza ha approvato le nuove aliquote. L’imu sulle seconde case cresce dall’8,9 al 9,9 per mille. Invarianta l’addizionale Irpef ma sulla Tares sarà un salasso, in scadenza il 16 novembre “per evitare che ci siano troppi pagamenti a dicembre”, ha spiegato il sindaco Nicoletta Albano. 

“Siamo obbligati a intervenire sull’Imu – ha detto il primo cittadino – a causa dei pesanti tagli statali al nostro Comune, tra 100 e 170 mila euro per il 2013”. Per la Tares le categorie più colpite sono bar, ristoranti, negozi di ortofrutta e fiori e officine: “Per legge il Comune deve coprire il 100% della spesa dello smaltimento rifiuti con la tassazione, che è cresciuta per legge dello Stato, non per volontà del Comune. Previste, tra l’altro, agevolazioni sia per le famiglie numerose (oltre 5 componenti), con un -10%, e per chi abita da solo in meno di 60 mq (-60%) della quota variabile (legata ai metri quadri), sia per le categorie produttive: -20% per i ristoranti, -30% per l’ortofrutta, -10% per bar e officine. Siamo andati inoltre incontro agli uffici nel nostro regolamento: avrebbero pagato di più rispetto alla banche”.

Il Comune incasserà oltre 200 mila euro in più di tassa rifiuti rispetto al 2012, pari a 830 mila euro. Il Consigliere di minoranza Manuela Barisone (gruppo Gavi futura) ha votato contro i due punti all’odg: “Avete fatto la cicala anziché la formica, acquistando l’inutile ex chiesa di Sant’Antonio (proprietà di un candidato della lista di maggioranza), e ora aumentate l’Imu. Sull’Irpef si continua a non applicare le fasce di reddito. Come per la Tarsu, tutti i gaviesi pagano la Tares senza distinzone fra chi usufruisce del servizio porta a porta, operativo solo su una parte del paese, e chi no. Una situazione illegale”.

Assenti per protesta i Consiglieri del gruppo Gavi cambia e riparte: “Volevamo una seduta ad hoc per permettere un reale dibattito sulla Tares e per informare i cittadini anziché ritrovarci in Consiglio con tutto quanto già deciso”. “Non possiamo certo fare Consigli comunali a raffica – ha commentato in Consiglio Albano -. Ci sono criteri di economicità da rispettare”. A Gavi le proposte di discussione richieste dalla minoranza vengono sempre respinte, nonostante la legge.

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