No Terzo Valico: “I sindaci siano coerenti”
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
30 Ottobre 2013
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No Terzo Valico: “I sindaci siano coerenti”

Il comitato della Vallemme, presente nel pomeriggio di lunedì 28 ottobre ad Alessandria con un presidio sotto la Prefettura, durante l'incontro con il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, chiede conto agli amministratori locali sulle loro richieste presentate oltre sei mesi fa al governo

Il comitato della Vallemme, presente nel pomeriggio di lunedì 28 ottobre ad Alessandria con un presidio sotto la Prefettura, durante l'incontro con il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, chiede conto agli amministratori locali sulle loro richieste presentate oltre sei mesi fa al governo

NOVI LIGURE – “I sindaci siano coerenti con quanto richiesto a marzo e chiediano di sospendere ogni attività del Terzo Valico visto che non ci sono ancora tutte le risposte”. Il comitato No Terzo valico della Vallemme, presente lunedì pomeriggio ad Alessandria con un presidio sotto la Prefettura durante l’incontro con il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, chiede conto agli amministratori locali sulle loro richieste presentate oltre sei mesi fa al governo sul progetto da 6,2 miliardi di euro.

“Nel marzo del 2012 – dicono dal comitato – i sindaci dell’alta Vallemme avevano chiesto garanzie sul rischio amianto, a cominciare dalle analisi ante operam da affidare a un soggetto indipendente, come un’università, effettuate invece da Cociv. Un anno dopo 12 sindaci hanno proposto la sospensione di ogni attività di Cociv, in attesa di ottenere risposte su amianto, tutela delle fonti, trasporto ferroviario dello smarino e utilità dell’opera connessa allo sviluppo della logistica. Da allora, Cociv ha proseguito, seppure a rilento, nella sua attività, arrivando a ottenere addirittura un’autorizzazione all’avvio degli scavi a Voltaggio e Arquata in via anticipata, accanto all’allestimento dei cantieri”.

Il comitato ricorda che in Val Lemme, dalla firma della proposta di moratoria, il consorzio di imprese ha tentato di concludere e concluso numerosi espropri, ha installato reti da cantiere per 9 km da Gavi a Voltaggio e Fraconalto e proseguito a spron battuto nell’allestimento del cantiere di Voltaggio.
“Tutto ciò mentre le risposte alle domande presentate – prosegue il comitato – non sono ancora arrivate in forma ufficiale poiché gli studi su amianto e fonti devono ancora essere conclusi e comunque non sono ancora stati resi pubblici, lo stesso per il trasporto su ferro dello smarino. Nulla invece su logistica e utilità del Terzo Valico, quest’ultima impossibile da dimostrare. Per coerenza con il documento firmato nel marzo scorso, i sindaci e la Provincia dovrebbero chiedere di stoppare ogni attività come richiesto mesi fa. Lo faranno?”.

Nell’incontro di lunedì Cociv ha anunciato il cambio di strategia sugli espropri del Terzo Valico e ha chiesto aiuto ai Comuni. Il presidente del consorzio, l’ingegner Longo, ha detto: “L’obiettivo è prendere direttamente contatto con i proprietari delle aree da espropriare e non più inviare le lettere”, che tra 2012 e 2013 hanno messo in allarme la Val Lemme e la Valle Scrivia. Una strategia, quella annunciata da Longo, in realtà in atto da qualche mese ma che finora non avrebbe ancora dato tutti i frutti sperati, visto che il presidente di Cociv ha detto: “Chiediamo una mano ai Comuni per raggiungere questo obiettivo. Purtroppo, ci sono posizioni contrastanti da parte di alcuni amministratori nei nostri confronti”.

Gli espropri sono stati eseguiti a Voltaggio e Carrosio proprio grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali, mentre a Fraconalto non tutti i proprietari avrebbero firmato la cessione delle aree a Cociv. A Gavi sono riusciti solo in parte, in località Maglietto, stoppati invece dai presidi No Tav a Valle e Fabbrica come a Serravalle e Arquata. Domani sera, giovedì 31 ottobre, alle 21, a Tortona, all’Hotel Oasi, assemblea pubblica sul rischio amianto organizzata dal Comitato No Tav Terzo valico locale.

 

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