Villa Orsini, condanne e assoluzioni per i titolari
L'udienza, svoltasi ieri, giovedì 7 novembre, in Alessandria, contava cinque procedimenti in programma. Il processo era stato più volte rimandato per le assenze, motivate con giustificazioni di vario genere, dell'avvocato difensore di Pieri e Canali
L'udienza, svoltasi ieri, giovedì 7 novembre, in Alessandria, contava cinque procedimenti in programma. Il processo era stato più volte rimandato per le assenze, motivate con giustificazioni di vario genere, dell'avvocato difensore di Pieri e Canali
Per Canali è arrivata l’assoluzione dall’accusa di abuso edilizio per i lavori fatti eseguire su un edificio della villa alle porte di Capriata d’Orba. Il difensore ha esibito un parere dell’ingegner Muschiato nel quale si stabiliva che il tetto dell’immobile era pericolante e che era quindi necessario intervenire al più presto, anche senza il permesso di costruire. La perizia ha quindi smentito la tesi dell’accusa sull’abuso, riconosciuto invece per la realizzazione di una strada e di un muretto senza autorizzazione.
Per questi due casi, Canali è stato condannato a un mese con ripristino dei luoghi, pena convertita in una sanzione complessiva di 9 mila euro. Il Comune di Capriata, parte civile con l’avvocato Giuseppe Greppi, sarà risarcito in sede civile.
Canali ha inoltre chiuso, tramite oblazione, il procedimento riferito alla rimozione dei sigilli dal cantiere di via Casetre, episodio per il quale era accusato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Pagata una sanzione, è stata dichiarato il non luogo a procedere.
Condannato invece Pieri per il secondo processo riferito al cancello abusivo sistemato lungo la strada di cascina Panattiano. Insieme a Canali era accusato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e di minacce nei confronti della famiglia Roggero-Oddone, residente nella cascina e parte civile con l’avvocato Enzo Ferrarese (5 mila euro di provvisionale per loro). Assolti entrambi per il primo reato, Pieri dovrà pagare 500 euro di sanzione per il secondo.
A tre anni dal rinvio a giudizio, aperto finalmente il processo per abuso edilizio e gestione illecita di rifiuti pericolosi (e non) per i lavori eseguiti senza autorizzazione sull’ex distilleria Montobbio.
Parte civile il Comune e alcuni residenti vicino all’edificio, difesi da Pietro Musumeci. Il 3 dicembre saranno ascoltati i primi quattro testi, tra cui carabinieri del Noe e dipendenti dell’Arpa.
Si è svolta infine l’udienza filtro per diffamazione nei confronti di Tiziano Pieri, accusato di essere l’autore di un volantino per il quale si sono ritenuti danneggiati il sindaco Pier Sandro Cassulo, il tecnico comunale Stefano Cairello e l’agente della polizia municipale Francesco Pugliese. I due imputati erano entrambi presenti in aula.