Problemi alla Comunità Montello, autorizzazione a rischio
Un sopralluogo della Commissione di vigilanza dell'Asl Al ha portato alla luce diverse lacune nella struttura privata che ospita trenta soggetti provenienti da carceri e ospedali psichiatrici giudiziari
Un sopralluogo della Commissione di vigilanza dell'Asl Al ha portato alla luce diverse lacune nella struttura privata che ospita trenta soggetti provenienti da carceri e ospedali psichiatrici giudiziari
SERRAVALLE SCRIVIA – Le numerose lacune scoperte da un sopralluogo della Commissione di vigilanza dell’Asl Al sulle strutture sanitarie private ha messo a rischio l’autorizzazione all’attività e i requisiti per l’accreditamento della Comunità psichiatrica protetta Il Montello di Serravalle Scrivia, che ospita trenta soggetti provenienti da carceri e ospedali psichiatrici giudiziari.
La Commissione aveva effettuato un sopralluogo nella struttura il 10 luglio per verificare la presenza dei requisiti minimi per l’accreditamento, cioè la possibilità di continuare a ricevere fondi pubblici. Erano state riscontrate numerose anomalie: presenza degli infermieri non continuativa nelle 24 ore e assenza di questo tipo personale durante la notte, mancanza dell’illuminazione di emergenza in alcuni locali, malfunzionamento dei campanelli di allarme, carenze nella comunicazione sul comportamento del personale in caso di incendio.
La Commissione aveva quindi stabilito che erano stati “compromessi i requisiti per l’accreditamento e le carenze rilevate mettono in discussione i requisiti per l’autorizzazione”. E’ stato quindi imposto di rimuovere tutte le criticità rilevate (organizzative gestionali e impiantistiche) che possono avere influenza sulla sicurezza del personale e degli ospiti della Comunità serravallese. “Finchè – recita il verbale della Commissione – non verranno ripristinati i requisiti minimi non potranno essere inseriti nuovi ospiti”.
Il 14 ottobre la Commissione ha valutato la documentazione presentata dai gestori del Montello, prendendo atto che alcuni degli interventi richiesti per rispettare i parametri per l’accreditamento sono stati eseguiti. È stato assunto un infermiere per 38 ore settimanali ed è stato preso l’impegno a organizzare il personale in modo da colmare le lacune dal punto di vista dell’assistenza agli ospiti della struttura. La Commissione si è riservata di esprimersi definitivamente sulla situazione della struttuera situata in via Nuova Vignole.
