Cementir, continua il processo per le parti civili
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
20 Novembre 2013
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Cementir, continua il processo per le parti civili

Leonardo Laudicina, ex titolare del cementificio arquatese, ha domandato che la richiesta portata avanti da 81 cittadini residenti vicini allo stabilimento venga respinta

Leonardo Laudicina, ex titolare del cementificio arquatese, ha domandato che la richiesta portata avanti da 81 cittadini residenti vicini allo stabilimento venga respinta

ARQUATA SCRIVIA  – L’ex direttore della Cementir, Leonardo Laudicina, ha chiesto che la richiesta di risarcimento presentata da 81 cittadini residenti intorno al cementificio al giudice di pace dopo la sua condanna definitiva per i reati di disturbo della quiete delle persone e di getto pericoloso di cose, venga respinta.

La richiesta è stata formulata venerdì scorso davanti al giudice di pace di Serravalle dal suo legale, l’avvocato Luca Gastini di Alessandria, mentre nel procedimento penale concluso e in quello ancora in corso nel tribunale alessandrino, l’ex dirigente è rappresentato da Guido Fracchia di Torino.
Il giudice di pace deve quantificare il danno a favore delle parti civili per i reati riferiti al periodo tra il 2007 e il 2008. I cittadini avevano dovuto subire rumori oltre i limiti di legge e polveri dannose. Per questo si erano rivolti all’Arpa e all’Asl. La Cassazione aveva considerato corretto il giudizio di primo grado (condanna a 320 euro di multa e al pagamento di una provvisionale di 27.900 euro) e respinto tutte le eccezioni della difesa.

Nella prima udienza a Serravalle, le prime 16 parti civili si sono costituite in giudizio con i legali Giuseppe Lanzavecchia e Vittorio Spallasso, già loro avvocati nei due procedimenti penali. “Abbiamo ovviamente insistito sulla richiesta danni – spiega Spallasso – ritenendo non corretto quanto richiesto dalla difesa di Laudicina. Il giudice ha rinviato a febbraio la prossima udienza per permettere alle parti di valutare la documentazione depositata”.

I difensori dei cittadini hanno chiesto 5 mila euro di risarcimento per ogni parte civile. Se la richiesta verrà accolta, Cementir dovrebbe pagare 400 mila euro in totale, cifra che potrebbe però essere inferiore. Ad Alessandria, come si diceva, è in corso il secondo processo penale a carico di Leonardo Laudicina, accusato di superamento dei limiti nelle emissioni di polveri e rumori e di emissioni odorose dal 2008 al 2010. Inferiore, rispetto al primo procedimento, il numero delle parti civili, difese sempre da Lanzavecchia e Spallasso. Il processo dovrebbe concludersi in primavera.

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